Caserta, a fuoco il deposito di plastica: aria di veleni e ombra del racket

Caserta, a fuoco il deposito di plastica: aria di veleni e ombra del racket
Indagini in corso per svelare la natura del terribile incendio di Pontelatone, dove, intorno alle ore tre della notte tra ieri e sabato, le fiamme hanno distrutto l'interno...

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Indagini in corso per svelare la natura del terribile incendio di Pontelatone, dove, intorno alle ore tre della notte tra ieri e sabato, le fiamme hanno distrutto l'interno del deposito della società GM Eco Service. La struttura in questione era un centro di stoccaggio e riciclaggio di rifiuti non pericolosi, di plastica.

Sul posto, dopo l'enorme lavoro dei vigili del fuoco di Caserta, Teano e Piedimonte Matese, sono arrivati i carabinieri, che ora effettueranno tutti i rilievi del caso. Stando alle primissime indiscrezioni, considerato anche l'orario in cui le fiamme hanno avvolto l'edificio, l'ipotesi più probabile è quella di un incendio di natura dolosa.

Non si esclude, dunque, che dietro al rogo vi sia la mano della criminalità organizzata. Una possibilità probabile, certo, ma non ancora confermata. La seconda ipotesi, ancora da verificare, è che possa esserci stato un guasto all'impianto elettrico, da cui poi sarebbero scaturite le altissime fiamme. In settimana, sarà fatta maggior chiarezza sulla questione. Ciò che è certo, è che la stessa società, proprietaria del centro di smaltimento rifiuti, non ha ancora rilasciato alcun comunicato, né vi è la sicurezza che abbia sporto denuncia presso la stazione dei carabinieri. Il deposito incendiato era stato preso in gestione dalla GM Eco Service soltanto durante il dicembre del 2020. A chiamare i soccorsi, durante la notte di sabato, sono stati alcuni abitanti del posto. Queste persone hanno assistito ad uno spettacolo terrificane, con le lingue di fuoco che avvolgevano completamente il capannone della ditta partenopea. Le fiamme hanno successivamente raggiunto anche altre due strutture, appartenenti a due società insediatesi da poco a Pontelatone. I cittadini hanno chiamato immediatamente i vigili del fuoco. Per sedare lo spaventoso incendio, sono servite ben tre squadre di caschi rossi.

Oltre a quelli di Caserta, sul posto sono giunti i colleghi sidicini e matesini. L'intervento dei vigili del fuoco è durato tutta la notte. Al loro arrivo presso la strada provinciale 33, il fuoco aveva ormai avvolto una superficie di circa mille mq. In supporto alle squadre operative sono intervenute anche 2 autobotti e un'autoscala dalla sede centrale del comando ed un'autobotte dal distaccamento di Aversa.

Sul posto sono poi giunti anche il capo reparto della sezione operativa, per coordinare le operazioni di soccorso, ed il nucleo di polizia giudiziaria del comando. L'intervento è durato diverse ore. Intorno alle nove di sabato mattina, le fiamme maggiormente pericolose erano state sconfitte ma, naturalmente, non prima che distruggessero l'interno del centro di stoccaggio e riciclaggio. Il rogo, inoltre, ha provocato il crollo di diverse strutture di cemento presenti nel deposito. Fortunatamente, né le fiamme, né i successivi crolli hanno ferito i caschi rossi al lavoro. Nel tardo pomeriggio di ieri, alcuni vigili erano ancora presenti sul posto, per sedare le ultimissime fiamme.

Fortunatamente, al momento la situazione è finalmente tornata sotto controllo. Anche la gigantesca nube di fumo nero, scaturita dal contatto tra il rogo ed i materiali in plastica, si è dissolta definitivamente. Nel frattempo, i cittadini, la polizia municipale ed il commissario prefettizio, Savina Macchiarella, attendono comunicazioni ufficiali da parte dei vigili del fuoco, dell'Arpac e dell'Asl.
 

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Il Mattino