Latitante da tre anni catturato in una casa abbandonata: è il cognato di un capoclan

Latitante da tre anni catturato in una casa abbandonata: è il cognato di un capoclan
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno arrestato a Lusciano, in provincia di Caserta, Alessandro Brunitto, 51 anni, elemento di vertice del clan Polverino, cognato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno arrestato a Lusciano, in provincia di Caserta, Alessandro Brunitto, 51 anni, elemento di vertice del clan Polverino, cognato del capoclan Giuseppe Simeoli. L'uomo è stato scovato in una casa di famiglia, abbandonata, dotata di un sistema di videosorveglianza. Non aveva armi, non era in possesso di grosse somme di denaro e quando ha visto i militari dell'arma si è lasciato ammanettare, non avendo possibilità di fuga. Nei suoi confronti era stato emesso un mandato di cattura internazionale, il 6 giugno 2011. Al boss Giuseppe Polverino, tra maggio e giugno 2011, i carabinieri hanno sequestrato beni mobili e immobili per circa un miliardo di euro.


Visibilmente stanco, provato, poco curato rispetto al passato. Così è apparso ai carabinieri il fuggitivo Brunitto. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione l’uomo non ha opposto resistenza né ha tentato la fuga, lasciandosi ammanettare. Era disarmato e in possesso solo di suoi documenti, vecchi. Nel “covo” è stata rinvenuto e sequestrato anche un “pizzino” che stava scrivendo a una delle sue sorelle per darle indicazioni chiare e particolareggiate per raggiungerlo, con tanto di spiegazione delle accortezze da adottare per sviare o vanificare eventuali pedinamenti delle forze dell'ordine. Negli ultimi giorni Brunitto, particolarmente esigente per il cibo, chiedeva con insistenza a una delle sorelle di portargli o fargli portare dei piatti ricercati.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino