Dda al Comune di Caserta: è una storia di mazzette e favori alle ditte del clan Zagaria quella che viene fuori dagli atti che stanno alla base di tre avvisi di garanzia emessi...
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Duecentomila euro: la mazzetta, secondo la Direzione distrettuale antimafia, è servita a far rilasciare la licenza per la realizzazione di un parcheggio in via San Carlo, a Caserta. Con questa accusa, aggravata dal metodo mafioso «perché – scrive il sostituto procuratore antimafia, Fabrizio Venorio – l'intera operazione andò a favore del clan Zagaria», l'ex assessore di Caserta, Giuseppe Greco, candidato a maggio con Forza Italia alle elezioni regionali della Campania, un manager del Comune e il direttore dei lavori, risultano attualmente indagati.
Le informative hanno colpito Greco, ex consigliere ed ex assessore a Caserta, il dirigente comunale Francesco Biondi, che nel 2011 era manager del settore Urbanistica e lavori pubblici e attualmente ricopre l'incarico di dirigente del servizio Risorse umane, e Carmine Domenico Nocera, architetto che curò la realizzazione del progetto e diresse i lavori per il parcheggio in questione. Il reato contestato ai tre è la corruzione in concorso, aggravata dall'articolo sette della legge Antimafia, per avere agito al fine di agevolare il gruppo Zagaria del clan dei Casalesi.
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Il Mattino