Chi si aspettava un massiccio dispiegamento di forze dell'ordine per strada si è dovuto ricredere. Il fine settimana casertano è stato contrassegnato, ancora una...
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Cocci di vetro in piazza Dante, ma il fine settimana segna una tregua sul fronte delle violenze dopo le risse del week end passato. Il che è da considerare positivamente ed è da attribuire a un'azione delle istituzioni del territorio. Se da un lato non si sono registrati fenomeni violenti, non passa inosservata l'onda di giovani che indisturbata passeggiava per le vie del centro senza mascherina sul volto. Qualche auto delle forze dell'ordine ha attraversato i luoghi della movida durante la notte. L'attenzione a ogni modo sembra non sufficiente almeno in rapporto al passato, quando rientrare a casa sani e salvi dopo un'uscita in centro a Caserta nei fine settimana era diventata una scommessa per chiunque.
Dopo le ultime aggressioni, il prefetto di Caserta aveva convocato un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Un incontro per fare il punto della situazione sul fenomeno movida e, soprattutto, per capire la migliore strategia da adottare per limitare i problemi. A quell'incontro ha fatto seguito l'ordinanza del sindaco di Caserta Carlo Marino che ha vietato il consumo di bevande alcoliche nel centro città dalle 23 alle 8 del mattino, di ogni giorno, fino al 31 dicembre. Un'ordinanza che si è resa necessaria a causa delle sempre più frequenti segnalazioni di gruppi di persone che si ritrovano con bevande alcoliche creando degrado e disagio per i residenti e perché «il consumo smodato di alcol è spesso accompagnato da atteggiamenti o comportamenti che sfociano in una tendenziale aggressività, e non è raro che tali gruppi di persone, per ragioni futili, scatenino risse tra di loro o riversino la loro aggressività verso i passanti», come si evince dal testo dell'ordinanza.
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Un'area molto estesa è stata contrassegnata come zona rossa ed individuata quale area pubblica in cui far valere il divieto di consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. Un perimetro enorme che inizia da via Verdi e via Renella, raggiungendo via Unità Italiana e che arriva fino a via Tanucci e via Tescione. In questo perimetro vengono ricomprese tutte le aree verdi e tutte le aree e zone fruibili e accessibili pubbliche, ad eccezione delle superfici di somministrazione autorizzate. Il divieto di consumo di bevande alcoliche è categorico e valevole per bevande di qualsiasi gradazione ed in qualsiasi contenitore. La sanzione prevista è di tipo amministrativo pecuniaria e l'importo è stato individuato da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro per i trasgressori del provvedimento. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino