Caserta, pasti tiepidi e non tutti pagano: «La mensa va riorganizzata»

Caserta, pasti tiepidi e non tutti pagano: «La mensa va riorganizzata»
Le cose sono cambiate, soprattutto da dopo il periodo natalizio». A dirlo sono i genitori dei bambini che seguono il tempo pieno nelle scuole dell'infanzia di competenza...

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Le cose sono cambiate, soprattutto da dopo il periodo natalizio». A dirlo sono i genitori dei bambini che seguono il tempo pieno nelle scuole dell'infanzia di competenza comunale, riferendosi alla mensa. Si tratta di 1.962 bambini iscritti al servizio di refezione scolastica: i plessi che assicurano tale servizio sono 29.



Nel servizio mensa qualcosa è cambiato e «dopo un periodo di assestamento, le cose vanno meglio, si sa che però ci sono sempre lamentele», aggiunge qualche mamma. E proprio ieri mattina c'è stato un incontro nella Sala Giunta del Comune al quale, con l'assessore alla Pubblica Istruzione Enzo Battarra, il consulente onorario Antonio Fusco e i responsabili dell'Ufficio Pubblica Istruzione, hanno partecipato i dirigenti scolastici o i loro delegati e i presidenti dei Consigli di istituto, in rappresentanza dei genitori. Fare il punto sul servizio di refezione scolastica, individuarne le criticità, proporre soluzioni affinché la mensa scolastica degli istituti cittadini mantenga sempre elevati standard di qualità, sono stati i punti all'ordine del giorno della riunione, durante la quale è stato confermato il parere «unanime» sulla qualità delle materie prime utilizzate, ma sono state avanzate richieste in merito a una maggiore varietà delle pietanze previste dal menu e a una ottimizzazione dei tempi e delle modalità di somministrazione.

«Spesso accade che arrivi il piatto freddo davanti al bambino - commenta un genitore leggendo la notizia dell'incontro - ma nulla a che vedere con i ritardi di inizio anno. Ora c'è un altro problema che dipende però dalle singole famiglie. Non tutti pagano in tempo, quindi la mensa di trova con dei pasti preparati che poi non sono adeguati ai bambini che trovano in classe». Come se risultassero meno pasti delle bocche da sfamare, in pratica. Comunque sia, «è stato un incontro prezioso ha spiegato l'assessore Battarra che ci ha permesso di acquisire una serie di informazioni utili a migliorare l'efficienza del servizio, sia nell'immediato che in vista del prossimo anno scolastico. Certamente è stato un anno complesso con un servizio affidato a una nuova società, con nuove modalità di acquisto e utilizzo dei ticket mensa tramite app, con somministrazione dei pasti aula per aula vista l'emergenza in corso e l'impossibilità di utilizzare sale mensa comuni. Ci siamo immediatamente attivati con la ditta affinché sia rispettata la varietà prevista dal menù Asl e sono stati raccolti suggerimenti utili a ridurre ancor di più i tempi che intercorrono tra la cottura e la somministrazione. Abbiamo presentato anche il questionario di valutazione sulla qualità del servizio che dovrà essere compilato dai docenti e dai collaboratori scolastici». Dunque un monitoraggio più attento e stringato quello dell'amministrazione comunale che all'inizio dell'anno scolastico si è trovata di fronte un esercito di genitori arrabbiati per i diversi disservizi e rallentamenti del servizio.

Proprio per il maggiore controllo della qualità della refezione, è stata indetta la riunione di ieri e proposte altre misure. «Proprio ieri - ha aggiunto Battarra riferendosi alla giornata di giovedì - con il sindaco Carlo Marino avevamo effettuato l'ennesima visita a sorpresa al centro cottura per valutare di persona qualità ed efficienza. Gli standard sono buoni ma ciò non significa che non ci siano piccole cose da migliorare».

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Il Mattino