Giovedì in Albis alla Reggia di Caserta il caos tra rifiuti e schiamazzi

Giovedì in Albis alla Reggia di Caserta il caos tra rifiuti e schiamazzi
Scampato il pericolo della Pasquetta, con la Reggia restituita alla fruizione del pubblico, con gli accessi regolamentati, con i visitatori rispettosi delle norme e del luogo, non...

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Scampato il pericolo della Pasquetta, con la Reggia restituita alla fruizione del pubblico, con gli accessi regolamentati, con i visitatori rispettosi delle norme e del luogo, non si è riusciti, invece, a contenere adeguatamente l'assalto dei soliti «pasquettari» del giovedì in Albis, giovedì anche detto «Pasquetta dei marcianisani» per un'antica tradizione legata a Marcianise e che negli anni scorsi è stata anche al centro di polemiche- In realtà sono tanti i giovani e giovanissimi, minorenni, soprattutto, che entrano gratis, provenienti dall'hinterland Casertano e Napoletano e non solo ed esclusivamente da Marcianise.



Così, anche quest'anno, sebbene in maniera meno consistente, il fenomeno si è riproposto con centinaia di ragazzi e ragazze che hanno scambiato il Parco reale, il «museo verde», come da anni ci si sforza di presentarlo e farlo percepire, per un'area giochi e il prato per un campo di calcio o da pic-nic. E giù musica, canti, risate scomposte, urla, fra la meraviglia dei turisti, quelli veri, e l'evidente impotenza dei custodi. Che pure hanno fatto il possibile per far rispettare le prescrizioni, ma, ridotti nel numero come sono da tempo, il loro intervento è stato faticoso, qualcuno lo ha definito persino «eroico», e non sempre efficace. Tante le denunce su Facebook di quanti si sono trovati giovedì nel Parco. E le foto. Tutto documentato: lattina per lattina, bottiglia per bottiglia, carte, buste, involucri abbandonati sul prato. Un'offesa al contesto grandioso, al lavoro di quanti (responsabili, personale di custodia, volontari dei carabinieri e forze dell'ordine) si danno da fare per garantire sicurezza e la migliore fruibilità del monumento e, addirittura, anche agli stessi protagonisti della giornata che hanno mostrato il peggio di sé.

«Sono rimasta esterrefatta, non avevo mai visto nulla di simile da quando frequento la Reggia (e lo faccio tutti i giorni) dal 2016», è la testimonianza di Rosanna Paciotti, romana che vive da anni a Caserta, istruttrice Scuola italiana Nordic walking Fidal. Che aggiunge: «In certi momenti e in certi angoli del Parco ho avuto addirittura paura, tanti erano i ragazzi e poco urbano il loro comportamento. Mi è sembrato come se fossimo tornati indietro di dieci anni. Peraltro, in questi sei anni è stato fatto un salto enorme, un lavoro approfondito per migliorare il sito e l'accoglienza, perciò non capisco perché non si predispongano interventi di prevenzione per evitare situazioni simili. Nulla da ascrivere ai responsabili del monumento e al personale di custodia ma forse servirebbe un'idea. Ad esempio - è la proposta - perché non spiazzare questi utenti indisciplinati, non sopprimendo la tradizione, ma incanalandola su altri percorsi? Si organizzino per questi visite guidate, passeggiate dedicate: forse spiegando loro il valore e la storia del luogo, anche questi irriducibili potrebbero imparare a rispettarlo».

Intanto, la Reggia si prepara per il prossimo lungo ponte della Liberazione durante il quale Palazzo e Parco reale e Giardino inglese saranno visitabili tutti i giorni (eccetto di martedì, giorno di chiusura settimanale) dalle 8.30. Gli appartamenti reali, «contaminati» dalla forza contemporanea della collezione Terrae Motus, saranno aperti fino alle 19.25 con ultimo accesso alle 18.45. Il Parco reale chiuderà alle 19 con ultimo ingresso ore 18.
Il Giardino inglese potrà essere visitato fino alle ore 18, con ultimo ingresso alle ore 17. I biglietti sono contingentati per numeri e per fasce orarie. Raggiunta la quantità massima prevista, non saranno consentiti ulteriori accessi e non sarà permesso entrare nel complesso vanvitelliano in un orario diverso da quello prescelto.


Aperto anche l'ingresso di corso Giannone, consigliato per coloro che intendono visitare unicamente il Parco reale.
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Il Mattino