Caserta, il Pd cerca la pace dopo lo strappo sulla lista bocciata

Caserta, il Pd cerca la pace dopo lo strappo sulla lista bocciata
I candidati alle elezioni provinciali del Partito democratico della lista «I democratici per Terra di Lavoro» (esclusa dalla commissione elettorale della Provincia per...

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I candidati alle elezioni provinciali del Partito democratico della lista «I democratici per Terra di Lavoro» (esclusa dalla commissione elettorale della Provincia per errori nelle sottoscrizione delle candidature) hanno deciso di non presentare ricorso e accettare la decisione della commissione. Il presentatore della lista, Franco De Michele ha spiegato: «Abbiamo fatto una valutazione anche tecnica oltre che in riferimento alla tempistica e quindi abbiamo deciso di non ricorrere alla giustizia amministrativa». Nei giorni scorsi si sono susseguiti una serie di incontri di area del Pd e dopo le prime dichiarazioni di accuse e scontri tra le diverse componenti democratiche adesso la parola d'ordine è abbassare i toni e sostenere l'altra lista del Pd «I democratici per Caserta» che è in campo per le provinciali.

 
«Non c'è alcun dubbio - ha spiegato De Michele - che bisogna guardare avanti e il Pd ha un'altra lista che sarà presente il 3 ottobre per il rinnovo del consiglio provinciale ed è il momento di essere uniti e sostenere la nostra lista». La ricusazione di uno dei due raggruppamenti del Pd è stato un elemento di ulteriore scontro all'interno del partito di Nicola Zingaretti, perché le due liste in campo erano concorrenti tra di loro non essendo in alcun modo collegate, così come vuole la legge di riordino delle Province. L'elemento della lista ricusata è stata la cosiddetta ciliegina sulla torta perché nel Pd della provincia di Caserta da qualche settimana sono riemerse le antiche divisioni al punto che Emiddio Cimmino ha posto sul tavolo le dimissioni da segretario provinciale. La vicenda delle elezioni provinciali potrebbe segnare una tregua all'interno del Pd.

«Le dimissioni di Cimmino - ha aggiunto De Michele responsabile dell'Organizzazione del Pd - sono un segnale di allarme, una richiesta di abbassare i toni. L'appuntamento di martedì (giorno in cui si svolgerà la segreteria provinciale per discutere le dimissioni di Cimmino, ndr) è molto importante perché le dimissioni sono ancora sul tavolo». I riposizionamenti all'interno del Pd dopo l'addio di Renzi e la nuova segreteria regionale sono due vicende destinate a incidere anche sul Pd casertano. Quest'ultimo sarà impegnato martedì con la segreteria per avviare un confronto sul futuro della guida del partito e lunedì 1 ottobre con l'assemblea provinciale riunita dalla presidente Camilla Sgambato.


Intanto, ieri mattina presso la nuova sede provinciale del Pd in piazza Matteotti è stata presentata in maniera ufficiale la lista «I democratici per Caserta» a cui hanno lavorato per la composizione il consigliere regionale Gennaro Oliviero ed il consigliere del governatore della Regione, Nicola Caputo. Anche la lista ammessa alla competizione elettorale del 3 ottobre in realtà non è uscita indenne dalla verifica della commissione elettorale perché è stato depennato un candidato, Arturo Spina, in quanto non è stato assicurato l'equilibrio di genere. Per la stessa motivazione ha perso un candidato anche l'altra lista presentata dal centrosinistra «Liberi & moderati» di ispirazione dei due consiglieri regionali Luigi Bosco e Giovanni Zannini ed il candidato depennato è Stanislao Supino. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino