Aversa. Trent'anni di lavoro spesi per indagare sullo sversamento illegale dei rifiuti tra Lazio e Campania, una vita spesa nella lotta per scovare gli sversamenti illegali...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Questa la vita di Roberto Mancini, il poliziotto morto lo scorso 30 aprile a causa del cancro contratto proprio per la continua esposizione ai rifiuti tossici. La storia del poliziotto di Roma, ma con origini di Bellizzi in provincia di Salerno, ha lasciato un segno indelebile nella mente di molti, tanto che è stato candidato anche al premio Personaggio Ambiente 2014. Tra i candidati ci sono nomi importanti che si sono battuti per la tutela dell'ambiente, come il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e la giornalista Milena Gabanelli.
Le votazioni sono aperte fino al 21 dicembre, attraverso il sito dedicato al premio. «Ho saputo di questa candidatura per caso, attraverso un link che mi ha girato un amico» dice la moglie di Mancini, Monika Dobrowolska che dalla morte di suo marito ha attivato una pagina facebook per chiedere giustizia per suo marito, oltre che attivare progetti a tutela dell'ambiente.
«Nessuno mi ridarà l'affetto di mio marito, ma questa candidatura è un grande orgoglio per la memoria di Roberto» dice la moglie che sta attivando dei progetti in Campania e nel Lazio per far conoscere il dramma della Terra dei fuochi ai ragazzi delle scuole.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino