Prof sfregiata, studenti sconvolti: «Questa non è scuola violenta»

Prof sfregiata, studenti sconvolti: "Non è una scuola violenta". E il 17enne si difende: ero stanco
Ieri l'aggressione, oggi l'aria è ancora tesa. Facce scure e preoccupate stamane all'ingresso dell'istituto tecnico superiore dove ieri uno studente di 17...

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Ieri l'aggressione, oggi l'aria è ancora tesa. Facce scure e preoccupate stamane all'ingresso dell'istituto tecnico superiore dove ieri uno studente di 17 anni ha sfregiato al volto, in classe, con un coltello una docente di italiano. I colleghi dell'insegnante sfuggono i taccuini dei cronisti, una di loro dice di aver sentito al telefono la collega Franca Di Blasio, vittima dell'aggressione: è ancora in ospedale ma sta bene, e più che dello sfregio destinato a deturparle il volto si preoccupa della sorte dell'aggressore.


Gli studenti sono ancora sotto choc, e temono il clamore mediatico suscitato dall'episodio: «Questa è una scuola sana - dice Antonio, 16 anni - e non vorremmo essere falsamente etichettati come un luogo di violenza». Al «Majorana-Bachelet» di Santa Maria a Vico, piccolo centro della provincia di Caserta, oggi c'è comunque voglia di normalità. «Si fa lezione regolarmente, null'altro da dire, ovviamente sperando in una veloce e completa guarigione di Franca», dice un'altra insegnante di lettere.

Sul versante giudiziario, intanto, si difende il 17enne fermato dopo il ferimento: sostiene di aver agito in preda a un raptus, frutto della stanchezza legata alla malattia di un congiunto, e che il gesto non fosse premeditato. «Ho trovato il coltello per terra, entrando ieri a scuola», ha detto al magistrato della procura minorile che lo ha interrogato. Una spiegazione che agli inquirenti appare poco credibile.
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Il Mattino