Caserta, rifiuti in strada e nel verde: «Subito i controlli»

Sversamenti anche in centro

I rifiuti
Basta fare un giro nel capoluogo per capire quanta strada ancora c’è da fare in fatto di educazione civica dei cittadini, quantomeno di coloro che si dimostrano...

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Basta fare un giro nel capoluogo per capire quanta strada ancora c’è da fare in fatto di educazione civica dei cittadini, quantomeno di coloro che si dimostrano restii a rispettare le buone pratiche sulla raccolta dei rifiuti. Nelle ultime settimane sono sempre più numerosi i cumuli di immondizia sparsi tra le strade e le aree verdi del centro e della periferia. Il riferimento, tralasciando l’inciviltà di chi getta a terra cartacce e mozziconi di sigaretta, è ai sacchetti di rifiuti che andrebbero in gran parte differenziati e che vengono, invece, abbandonati agli angoli delle strade o nelle aiuole spartitraffico.

Buste destinate alla discarica e vari scatoloni sono stati abbandonati a Ercole, al principio di via Michele Camusso, ma anche in piazza primo Maggio a San Benedetto. Il problema degli sversamenti illegali di rifiuti si ripercuote anche nelle note zone d’ombra costituite dagli attraversamenti urbani della variante Anas, in zona cimitero, e in via Madre Teresa di Calcutta in zona Petrarelle. L’abbandono del sacchetto di rifiuti riguarda anche le aree verdi di San Clemente, quelle di parco Cerasola, e le strade del quartiere Acquaviva. Un discorso a parte meritano le aree popolari che rappresentano un vero e proprio punto di criticità per il sistema della differenziata casertana. In via Graefer e via Michelangelo Buonarroti la situazione peggiora giorno dopo giorno con i cumuli di rifiuti abbandonati al confine del Parco Santa Rosalia sempre più vasto e in cui sono comparsi nelle ultime ore anche materassi e poltroncine abbandonate. A San Clemente si confermano le criticità ai complessi residenziali popolari di via Dietro Corte così come sacchetti e cumuli di rifiuti sono presenti al rione Tescione e nei quartieri popolari di via Acquaviva. 

Allo stesso modo è impossibile non notare che in diverse frazioni, come a Tuoro e Santa Barbara, è diminuita la presenza degli spazzini che si occupavano della pulizia delle strade e delle piazze, così come in centro città i cestini, anche su corso Trieste, restano stracolmi di rifiuti. A mancare, nelle ultime settimane, è soprattutto l’azione di pulizia straordinaria messa in atto dall’Isvec, l’azienda dei rifiuti che è alla scadenza del mandato.

Da maggio, in città, dovrebbe subentrare la “Igiene urbana Evolution” azienda salernitana con sede a Milano che si è aggiudicata provvisoriamente la gara d’appalto indetta dal Comune. Il passaggio di cantiere, a cui si dovrebbe arrivare il mese prossimo se non ci saranno ricorsi legali da parte delle ditte escluse, attira ora l’attenzione dei consiglieri allarmati dall’apparente disimpegno dell’Isvec. A interessarsi al tema è stato il coordinatore cittadino di Fi Donato Aspromonte che chiederà all’amministrazione conto di quelli che definisce un disservizio a scapito dei cittadini. «Abbiamo una ditta - dice - ma è evidente che non procede al lavoro previsto dal capitolato. Non parlo tanto delle raccolte straordinarie nelle zone popolari, che sono rimesse alla buona volontà dei lavoratori e dell’azienda, ma dell’ordinaria raccolta dei rifiuti abbandonati in strada o sotto i cavalcavia. È il momento che l’amministrazione si interessi al problema. Non vorrei che ci fosse un disimpegno visto l’imminente passaggio di cantiere che lascerebbe la città con un servizio limitato nel prossimo mese».

Anche Raffaele Giovine di “Caserta Decide” segnala difficoltà nell’area di San Clemente e delle periferie e rilancia il tema del controllo del territorio chiedendo l’attivazione rapida delle telecamere. Anche in maggioranza il problema viene percepito dagli eletti come Massimiliano Palmiero di Iv che ieri ha effettuato un sopralluogo con i tecnici dell’ufficio ecologia in via Buonarroti. «Abbiamo notato - spiega - che la situazione della raccolta rifiuti quotidiana è diventata complicata. Abbiamo sollecitato gli uffici ma ci sono poche risposte da Isvec sul tema e non conosciamo i motivi di questo scaricabarile ma dovranno essere i dirigenti comunali a verificare e sanzionare eventuali errori commessi in queste ore sollecitando l’azione dei sei ispettori in forza all’organico di Isvec e che sono tenuti a segnalare a noi le situazione di criticità e dei cumuli di rifiuti sparsi in città, cosa che - conclude Palmiero - non stanno facendo». 

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Il Mattino