Da Caserta a Castello di Cisterna, con diramazioni nel Foggiano, dove si vive uno dei momenti più turbolenti di sempre sul fronte della criminalità. La base d'appoggio dei...
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La «roba» è di quelle usate anche per scopi terapeutici, ma Raffaele Caccia, uno dei tre giovani arrestati ieri, ne aveva in casa la bellezza di sedici chili. Un quantitativo che esclude l'uso personale. L'ha recuperata la squadra mobile di Caserta pedinando alcuni dei soggetti da tempo sotto osservazione perché in affari con un gruppo di spacciatori di Terra di lavoro. È partendo da questi ultimi che i poliziotti hanno seguito gli spostamenti di Raffaele Caccia, ventotto anni, pedinandolo fino a casa e appostandosi sotto l'appartamento. L'operazione è stata organizzata dopo che la Narcotici ha assistito a un incontro tra Caccia e altri due soggetti: Savino Defazio, di Cerignola, in provincia di Foggia, e Ciro De Filippo, napoletano.
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Poco prima che Caccia arrivasse a casa, gli agenti della Mobile diretta da Davide Corazzini hanno perquisito l'auto a bordo della quale Caccia viaggiava e hanno così trovato una prima parte della droga. A quel punto, la casa di Caccia è stata perquisita e l'intero carico, suddiviso in panetti da cento grammi con l'etichetta Gorilla Glue in vista, è finito sotto sequestro insieme a 25mila euro in contanti, denaro che evidentemente un cliente gli aveva appena consegnato. Ha solo ventotto anni Raffaele Caccia, ma evidentemente si è già ritagliato un ruolo di discreto rilievo sullo scacchiere del traffico di droga tra il Vesuviano, il Casertano e il Gargano.
Le indagini su di lui sono appena iniziate e la polizia sta lavorando per smantellare la sua rete di contatti. Che, è evidente, arriva in Terra di lavoro visto che ad arrestare il 28enne è stata la Mobile di Caserta.
Al momento, comunque, i tre soggetti finiti in manette corrono il rischio concreto di finire sotto processo per traffico di droga. Èchiaro, infatti, che l'appartamento perquisito fungeva come laboratorio per il confezionamento dello stupefacente in grandi quantità e come base di partenza per i carichi destinati agli spacciatori.
La polizia ha messo sotto chiave due macchine per il sottovuoto, diversi telefonini e due auto, di cui una dotata di un vano nascosto dietro la targa posteriore, dove probabilmente veniva occultata la droga da consegnare. Il sequestro è un punto di partenza. Le indagini vanno avanti, con lo scopo di intercettare i soggetti che hanno avuto contatti d'affari coni tre indagati. Da un lato i fornitori della Gorilla Glue, dall'altro i clienti, vale a dire i pusher che, a Caserta e dintorni, fanno circolare il potente cannabinoide sequestrato in casa di Caccia.
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Il Mattino