Caserta, stop alla raccolta dell'umido. L'appello: «Limitate i conferimenti»

Caserta, stop alla raccolta dell'umido. L'appello: «Limitate i conferimenti»
Chiude la piattaforma di conferimento della frazione umida dei rifiuti, si ferma la raccolta a Caserta e in altri 29 comuni della provincia. Un sopralluogo del Nucleo operativo...

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Chiude la piattaforma di conferimento della frazione umida dei rifiuti, si ferma la raccolta a Caserta e in altri 29 comuni della provincia. Un sopralluogo del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri ha imposto ai titolari della società Gesia, che gestisce il sito di Pastorano, alcuni interventi immediati. Da qui l’interruzione delle attività. «La struttura resterà sicuramente chiusa nella giornata di oggi – fa sapere Franco Passaro della Gesia – stiamo lavorando alacremente per garantire la riapertura a breve termine ma non sappiamo ancora quanto tempo ci vorrà». La piattaforma raccoglie in media 700 tonnellate di umido a settimana. Oltre a Caserta sversano qui Casagiove, Casal di Principe, Formicola e numerose altre realtà del territorio. «Difficilmente superiamo la soglia massima consentita delle quote di lavorazione – spiega Passaro - ma se gli impianti di destinazione finale riducono le quantità che possiamo sversare, diventa difficile per noi trovare altri sbocchi». 

La società Gesia non prevede grossi disagi sul territorio: «Solo a Caserta potrebbe manifestarsi qualche problema perché è il Comune più grande, negli altri casi escludiamo categoricamente che possano esserci disservizi derivanti da questa chiusura». Nel capoluogo infatti è stato annunciato uno stop alla raccolta già a partire da ieri anche se un rallentamento era stato in realtà registrato anche nelle giornate di venerdì e sabato. Basti pensare che solo nella giornata di l’altro ieri gli operatori ecologici sono riusciti a recuperare gran parte dei rifiuti umidi sversati nei giorni scorsi. L’appello ai cittadini è arrivato dal consorzio Ecocar (che si occupa del servizio di igiene urbana in città per conto del Comune) che, in una nota, ha fatto sapere di non essere nelle condizioni di raccogliere i sacchetti dell’umido e ha invitato pertanto l’utenza a tenerli in casa almeno fino a martedì. Uno stop forzato che porterà rallentamenti anche nel prelievo dell’indifferenziato. «Abbiamo cinque camion pieni di rifiuti – spiega il direttore di Ecocar, Sirio Vallarelli – perché la piattaforma di Pastorano ci ha impedito di sversare anche venerdì. I camion attualmente liberi verranno impiegati per la raccolta dell’indifferenziato. Chiediamo pertanto alla cittadinanza di limitare, per quanto possibile, l’esposizione della frazione umida dei rifiuti questa sera. Nelle prossime ore, di concerto con l’amministrazione comunale, valuteremo il da farsi».

L’ipotesi più accreditata, nel caso in cui il sito di Pastorano non dovesse riaprire in tempi brevi, sembrerebbe essere quella di individuare una nuova piattaforma nella quale sversare l’umido per scongiurare emergenze. La città di Caserta produce in media circa duecento tonnellate di umido a settimana. Un quantitativo che, complici le alte temperature, rischia di innescare notevoli problemi in città sul piano igienico-sanitario. Il tema dei rifiuti sarà al centro di un convegno promosso da Speranza per Caserta e in programma lunedì alle ore 18,30 al Teatro Don Bosco di via Roma. Riflettori accesi per l’occasione sul biodigestore anaerobico che l’amministrazione comunale intende realizzare in località Ponteselice. All’incontro saranno presenti l’ex direttore dell’Arpac, Nicola Santagata, il sindaco di Casagiove Roberto Corsale, i consiglieri comunali di Speranza per Caserta Norma Naim e Francesco Apperti, il professor Sergio Tanzarella (ex parlamentare) e numerosi rappresentanti del mondo delle associazioni da oltre un anno hanno avviato una battaglia, anche legale, contro l’impianto.
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Il Mattino