Strage familiare di Vairano, i corpi delle vittime della follia che giovedì sera si impadronì della mente del maresciallo della guardia di finanza Marcello De Prata...
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E proprio su queste caratteristiche «anomale» - rispetto ad altri episodi di feminicidio a cui purtroppo la cronaca ci ha abituati - stanno indagano i carabinieri della compagnia di Capua al comando del capitano Francesco Mandia. Ieri sono state sentite alcune amiche e altre persone del paese per mettere a fuoco lo scenario in cui si è scatenata la rabbia omicida de maresciallo De Prata contro non solo la moglie che lo aveva lasciato ma contro tutti i Laurenza.
Il pensiero, triste e preoccupato, dell'intera comunità di Vairano va, naturalmente, anzitutto ai figli della coppia scomparsa, il piccolo Valerio e la primogenita Angela, e alla bambina di Rosanna, la piccola Elenora. Nomi e fatti che corrono di bocca in bocca tra la gente del posto e che sono riecheggiati nella chiesa di San Cosma e Damiano di Vairano Scalo durante l'accorata omelia del parroco don Luigi De Rosa che ha promosso una veglia di preghiera.
Per il rito funebre si parla dell'inizio della settimana, ma non ci sono certezze. Sarà un giorno durante il quale tutti i negozi chiuderanno e la comunità si riunirà di nuovo in preghiera nella chiesa parrocchiale. Un giorno per il quale il sindaco di Vairano Patenora, Bartolomeo Cantelmo, ha già proclamato il lutto cittadino. E nell'attesa, è una vera processione di persone di tutte le età e tutte le città quella della gente che si reca a deporre fiori davanti alla saracinesca del negozio della tragedia, la cartoleria Laurenza di via Roma. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino