Caserta, via Feudo riparata a giugno è già sprofondata a fine agosto

Caserta, via Feudo riparata a giugno è già sprofondata a fine agosto
Era il 6 giugno e veniva annunciato il completamento del prolungamento di via Feudo San Martino che dà su via Ienco. La strada ha il compito di by-passare buona parte del...

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Era il 6 giugno e veniva annunciato il completamento del prolungamento di via Feudo San Martino che dà su via Ienco. La strada ha il compito di by-passare buona parte del traffico del quartiere Acquaviva. Una piccola arteria, poco più di settecento metri, per alleggerire la congestione automobilistica in via Acquaviva. Solo che qualche giorno fa la strada, poco più avanti della chiesa evangelica, ha ceduto in due punti ed è stata transennata. Da ieri sono iniziati i lavori per renderla tutta agibile. «A nome della nostra città aveva detto il sindaco Carlo Marino - voglio ringraziare tutti i componenti della precedente e nuova amministrazione che hanno permesso questo nuovo collegamento; condivido infatti l'esigenza dei miei concittadini, la rigenerazione e la creazione di nuovi modelli urbani è fondamentale. Caserta vuole migliorare su questo aspetto e mettere al centro l'esigenza dei cittadini nel territorio in cui vivono». Solo che fatta la strada, compare la buca e poi la voragine. Ma come è possibile che ci siano ovunque cedimenti, buche, voragini? È dello scorso mese, per esempio, il cedimento di via Crispi, nel cuore storico della città, quando la ruota destra anteriore di un camion sprofondò in una voragine. Eppure la strada era stata risistemata da poche settimane. Si diede la colpa al temporale del giorno precedente ma una città non può lacerarsi sotto la pioggia.


In via Feudo San Martino la colpa sarebbe della ditta che sta lavorando alla messa in posa della fibra ottica. «Lo sprofondamento del manto stradale dice l'assessore ai lavori pubblici Massimiliano Marzo - che si è verificato nei giorni scorsi lungo il prolungamento di Via Feudo San Martino è stato causato dai lavori di scavo per la fibra ottica. Dunque mi sono subito attivato affinché la società che era intervenuta riparasse il danno e così è stato. È noto a tutti che gli scavi per la fibra hanno dissestato il manto di numerose strade della nostra città. A tal proposito mi sto impegnando affinché le società rispettino quanto previsto dalla deliberazione del commissario prefettizio, la numero 97 del 15 dicembre 2015, dunque provvedano innanzitutto alla messa in sicurezza delle strade oggetto dei lavori di scavo e successivamente al ripristino».

E sui lavori della messa in posa della fibra a lungo ci sarebbe da riflettere perché se ci fosse stata una programmazione nel tempo si sarebbero dovuti fare prima i lavori di scavo per questa e poi i nuovi manti stradali. Eppure da diversi anni esistono metodi innovativi per la messa in posa della fibra. «C'è un sistema dice l'ingegnera Maria Francesca Della Valle che di questo si occupa che utilizza un georadar che percorre il tratto di strada sotto il quale si vuole installare la fibra, rileva tutti gli impianti interrati e la loro profondità, facendo una specie di ecografia dell'asfalto. Localizza i dati catturati, una fresa crea una minitrincea larga 2,5 cm e profonda 20 che non interferisce con altre infrastrutture. Il cantiere procede pulito senza lasciare sporco dietro di sé. Dietro una macchina microasfaltatrice con un sistema misto a caduta e a vibrazione riempie lo scavo, nel quale è stata inserita la guaina, con una speciale resina che non solo asciuga velocissimamente, ma è in grado di aderire come una colla. Nel giro di un'ora il lavoro è completato e le strade non subiscono danni». Si fa in Italia, perché a Caserta no?
 

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Il Mattino