Centro storico diviso in due, causa crollo. Cede balcone in pietra lavica in pieno centro: vigili del fuoco e la polizia municipale, dopo la verifica dei rischi,...
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La misura drastica è imposta dalla presenza di un sistema di fratture che pervade la pesante struttura lapidea e che sorregge un balcone a cinque metri d'altezza. Inevitabile, il divieto di transito alle auto e ai pedoni tutti trasformati in potenziali bersagli del distacco di calcinacci e pietre. «Le direttive del comando provinciale dei vigili del fuoco precisa il maggiore Domenico Renga, responsabile della polizia municipale non ammettono deroghe: senza opere o interventi di assicurazione della sicurezza e ripristino, restano chiuse le attività commerciali direttamente colpite e l'intera strada». Evitato lo sgombero per i residenti, imposta invece l'immediata chiusura di tutti gli esercizi commerciali sottostanti e nelle immediate adiacenze. Sarà un lungo weekend di passione nell'attesa dell'avvio dei lavori urgenti. Si ripetono scene già viste: corse a identificare i proprietari dell'immobile coinvolto e avvocati in campo.
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Nella prima mattinata di ieri, una utilitaria ha impattato e danneggiato le transenne. Per tutta la giornata, ci sono state code e ingorghi. «Il vero colpo mortale denuncia il titolare di Concilio, negozio obbligato alla chiusura causa crollo lo sta subendo il commercio, messo in ginocchio a causa dello spopolamento del centro storico e della pandemia in corso. La chiusura della strada, collegata a problemi di manutenzione di un edificio privato, ha costretto all'azzeramento degli incassi dei negozi del quartiere. Per botteghe e negozi di vicinato l'emergenza non è mai finita. Una crisi congiunturale che si somma a una crisi di lungo periodo: in quattro anni, hanno abbassato le serrande 697 esercizi su 850. La moria ha interessato l'82 per cento delle attività nel quadrilatero tra via Ponte Carolino, via Fabio Massimo, via San Giovanni, via Bixio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino