Si erano riorganizzati approfittando del vuoto creato dalle inchieste che hanno decimato la cosca avversaria, riuscendo in una decina d’anni a tornare in sella. Estorsioni,...
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Figura apicale del gruppo è Pasquale Piccolo detto Rockfeller. Quando un anno e mezzo fa la polizia lo arrestò, l’ex carrozziere diventato padrino di camorra si era dato a vita religiosa. Non secondo la Dda, tantomeno secondo il giudice che ieri lo hanno condannato a venti anni di reclusione. Secondo il verdetto, rockfeller non è mai uscito dalla malativa, benché frequentasse la chiesa e apparisse, ormai, come un fervente credente.
Oltre a Rockfeller, sono stati ritenuti colpevoli di reati che vanno a vario titolo dall’associazione per delinquere di stampo mafioso all’estorsione altri 24 imputati. Fabio Buanno è stato condannato a 2 anni, Luigi Caterino a 8, Celeste Francesco Antonio a 5, Pietro De Lise a 9. E, ancora, il gip ha inflitto sei anni ciascuno a Maria Cristiano, Palma Bellopede Piccolo e Angelo Piccolo; vent’anni a testa ad Andrea e Antonio Letizia; otto a Giuseppe Letizia, sei a Primo Letizia; dieci a Michele Maietta e Antimo Mastroianni; tredici a Luigi Nacca; dieci a Luigi Noia; venti ad Achille Piccolo e Giovanni Perreca; tre a Giuseppe Pettrone, dieci a Domenico Piccolo, tre a Mario Russo, sei a Giovanni Timbone e nove a Vincenzo Timbone. Assolti Alessandro Menditto, Felice Napolitano, «perché il fatto non costituisce reato», e Gennaro Scognamiglio e Salvatore Silvestre «per non aver commesso il fatto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino