Comunali a Caserta, una partita a sette per la fascia tricolore

Comunali a Caserta, una partita a sette per la fascia tricolore
Sono sette i candidati a sindaco di Caserta. La presentazione delle liste è avvenuta nella mattina di ieri confermando le anticipazioni delle settimane scorse. In corsa ci...

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Sono sette i candidati a sindaco di Caserta. La presentazione delle liste è avvenuta nella mattina di ieri confermando le anticipazioni delle settimane scorse. In corsa ci sono il sindaco uscente Carlo Marino per il centrosinistra con sette liste a suo sostegno, Gianpiero Zinzi per il centrodestra con otto liste, Romolo Vignola per la coalizione civica rappresentata da Speranza per Caserta, Io firmo per Caserta e lista Per, sostenuto da tre liste, Pio Del Gaudio con nove liste civiche, Raffaele Giovine con due liste e infine Ciro Guerriero ed Errico Ronzo, con una sola lista.

Ci sono 753 candidati consiglieri comunali, per un totale di 31 liste in corsa. Il candidato sindaco con più giovani in campo è Giovine con 54 aspiranti consiglieri comunali di età media inferiore ai 34 anni, la metà dei quali è rappresentata da donne. Il movimento civico che ha confermato per tre elezioni la sua presenza è Speranza per Caserta che nel 2011 sostenne Michele Melone, nel 2016 Francesco Apperti che per un soffio non sfidò al ballottaggio Carlo Marino, mentre oggi sostiene Vignola. Nel giorno della presentazione delle liste un lutto ho colpito il sindaco Marino e la sua famiglia perché è morto il suocero, il noto avvocato penalista Delio Iorio. Cinque anni fa Iorio festeggiò la vittoria del genero regalandogli la fascia tricolore che gli avevano donato a Casal di Principe.

La presentazione ufficiale delle liste ha aperto anche un fronte di polemica all'interno della coalizione di centrosinistra.
Il caso è quello del simbolo di Centro democratico che, insieme a quello di Radici casertane, sotto la denominazione Origine, sostiene Marino. L'utilizzo di quel simbolo a Caserta ha determinato il caos all'interno di Centro democratico e il vice segretario regionale Pino Riccio, insieme a un gruppo di dirigenti, si è autosospeso dal partito. Riccio appena ha saputo della presentazione della lista ha scritto alla segretaria nazionale di Centro democratico, Margherita Rebuffoni, a Raimondo Pasquino, segretario regionale della Campania e commissario provinciale di Caserta, e, per conoscenza, a Bruno Tabacci, affermando: «Ho preso atto della presenza del simbolo del Centro democratico in una lista denominata Origini presentata per le amministrative della città di Caserta. Non avendo partecipato né alla scelta dei candidati né del candidato sindaco, con sommo rammarico, mi vedo costretto per chiarezza e coerenza nei confronti degli elettori, ad autosospendermi dalla carica di vicesegretario regionale del partito, fino all'espletamento delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. Per le stesse motivazioni, si autosospendono dal Centro democratico i consiglieri comunali di Marcianise Gaetano Madonna e Giovanni Pratillo, Drusilla De Nicola, già segretaria cittadina di Caserta, Maria Rosaria Lembo di Caserta, Biagio Sagliocco di Trentola Ducenta, Rosa Razzino di Santa Maria Capua Vetere, candidati alle ultime elezioni regionali, Emilio Lanfranco di Casal di Principe, già vice segretario provinciale, i già segretari cittadini di Maddaloni e Recale rispettivamente Mimmo Rienzo e Mimmo Martellone e Vincenzo Pastena, candidato sindaco di Succivo».

A presentare la lista del Pd è stato il segretario cittadino Enrico Tresca che ha commentato: «Si tratta di una lista di grosso spessore che rappresenta in maniera egregia la nostra proposta politica fatta di impegno concreto, di coinvolgimento dei giovani e delle donne e degli esponenti del mondo delle professioni e dell'associazionismo. La nostra è una idea di città che si oppone al modello propagandato della Lega che punta sullo scontro sociale, sull'esclusione di chi fa più fatica, sul farsi giustizia da soli». Da oggi parte in maniera ufficiale la campagna elettorale e c'è chi tra i candidati a sindaco sta già chiedendo un confronto pubblico tra tutti e sette gli aspiranti sindaci.

      
 

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Il Mattino