Comune-Arcigay, torna il sereno verso il rinnovo della convenzione

L'associazione potrà utilizzare per un altro anno i locali nella caserma Sacchi

Comune-Arcigay, torna il sereno verso il rinnovo della convenzione
Pace fatta tra l'amministrazione Marino e l'associazione Rain Arcigay. Il Comune di Caserta rinnoverà la convenzione per consentire ai volontari di continuare ad...

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Pace fatta tra l'amministrazione Marino e l'associazione Rain Arcigay. Il Comune di Caserta rinnoverà la convenzione per consentire ai volontari di continuare ad utilizzare per un altro anno i locali dell'ex caserma Sacchi in via San Gennaro a Falciano. La firma dell'atto dovrebbe avvenire la prossima settimana, probabilmente già nella giornata di lunedì. Salvo imprevisti.

Il diniego ricevuto in prima istanza dall'associazione, presieduta da Raul Piccirillo, sarebbe da imputare ad un errore degli uffici tecnici che hanno bocciato la richiesta prima ancora di verificare la documentazione e la rendicontazione delle attività fin qui svolte da Rain. Questo almeno è ciò che i componenti dell'Arcigay si sono sentiti dire nel corso di un incontro avvenuto nei giorni scorsi al Palazzo di Città.

«Il sindaco Carlo Marino - raccontano - ha tenuto a precisare che si è trattato di un mero equivoco, innescato da un errore di procedura, e che quella di Caserta non è un'amministrazione omofoba, come testimonia la scelta di concedere il patrocinio del Comune al gay pride. Nessun diniego politico dunque e piena disponibilità a collaborare con l'associazione. A tal fine abbiamo persino ampliato le finalità della convenzione impegnandoci ad organizzare molti più eventi di aggregazione ed iniziative culturali in collaborazione con il Comune che, peraltro, è partner associato del progetto di cui Rain è ente capofila. Siamo felici di questa apertura e soprattutto di essere riusciti a rispettare il termine ultimo che ci era stato imposto dal Ministero per ottenere la proroga del progetto e dei finanziamenti».

Il progetto cui fanno riferimento è un centro antidiscriminazioni Lgbti+ - avviato nel giugno del 2022 e finanziato dall'Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) della Presidenza del Consiglio dei Ministri con risorse che ammontano a circa ottantamila euro per svolgere sul territorio attività di assistenza alle vittime di discriminazioni da orientamento sessuale e identità di genere.
«Nell'arco di un anno - spiegano i volontari dell'Arcigay - abbiamo ricevuto 1.911 richieste di aiuto giunte al Telefono Amico e gestito 1.474 ore di psicoterapia e di supporto legale alle persone Lgbti+, inoltre sono stati erogati centinaia di test di screening rapido dell'HIV, della sifilide e dell'epatite C e sono stati organizzati momenti di formazione e sensibilizzazione. Tutto ciò in modo assolutamente gratuito per l'utenza e grazie all'impegno quotidiano dei volontari.

Da sottolineare infatti che le attività non si rivolgono soltanto agli iscritti dell'associazione ma a tutti i cittadini del territorio. Ciò testimonia anche la valenza sociale di una simile iniziativa e la sua portata considerato che ha interessato migliaia di persone».Nessuno sfratto dunque per l'associazione che potrà continuare ad utilizzare il locale da 65mq situato nell'immobile comunale che ospita anche l'anagrafe e altri sportelli dell'Ente.
Un vero e proprio sollievo per i volontari che avevano temuto per la continuità del servizio. Il mancato rinnovo della convenzione e quindi del partenariato con il Comune avrebbe comportato infatti lo stop al progetto e anche all'erogazione dei fondi ministeriali.


Da qui il pressing anche politico che ha portato alla risoluzione della vicenda. Al fianco dell'associazione si erano schierati anche i consiglieri Matteo Donisi del Pd e Raffaele Giovine di Caserta Decide che avevano annunciato di voler coinvolgere nel dibattito anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, e la commissaria Susanna Camusso.
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Il Mattino