Consiglio comunale di Caserta, c'è la proclamazione: ecco tutti gli eletti

Consiglio comunale di Caserta, c'è la proclamazione: ecco tutti gli eletti
La commissione elettorale di Caserta ha consegnato, al segretario comunale, i verbali conclusivi relativi alla chiusura delle verifiche effettuate su sezioni e voti ricevuti dalle...

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La commissione elettorale di Caserta ha consegnato, al segretario comunale, i verbali conclusivi relativi alla chiusura delle verifiche effettuate su sezioni e voti ricevuti dalle liste. La settimana prossima è prevista la proclamazione degli eletti al consiglio comunale e da quel momento il sindaco Carlo Marino ha dieci giorni per convocare il Consiglio ed insediarlo. In quell'occasione Marino presenterà anche la nuova giunta.

Sono state confermate dalla commissione le indiscrezioni anticipate sugli eletti ed ecco i 32 consiglieri tra conferme di uscenti e new entry. La maggioranza sarà formata dai gruppi Moderati-Insieme per Caserta che ha eletto sette consiglieri: Emiliano Casale, Massimiliano Marzo, Dora Esposito, Massimo Russo, Lorenzo Gentile, Mariana Funaro e Rosaria Mona. Il Partito democratico avrà in Consiglio quattro rappresentanti, si tratta di Gianni Comunale, Matteo Donisi, Roberta Greco e Andrea Boccagna. I tre consiglieri di Italia viva sono: Mimmo Maietta, Roberto Peluso e Emilianna Credentino. Per Noi Campani ci sono Liliana Trovato, Antonio De Lucia e Mimmo Natale che ha superato di poco Nicola Gentile, indicato fino a qualche giorno fa come il consigliere eletto. Per Origini ci sono Francesco Guida e Donato Tenga; per i Socialisti uniti c'è Gianluca Iannucci. 

Tra i banchi dell'opposizione siederanno: Gianpiero Zinzi, che ha sfidato al ballottaggio Marino, ed insieme al consigliere regionale ci saranno tre eletti della lista Gianpiero Zinzi per Caserta, e si tratta di Alessio Dello Stritto, Maurizio Del Rosso e Fabio Schiavo; due consiglieri di Fratelli d'Italia, Paolo Santonastaso e Pasquale Napoletano, ed uno della lista Prima Caserta, Donato Aspromonte. Sempre all'opposizione siederanno gli ex candidati sindaco Pio Del Gaudio, che avrà anche un consigliere eletto dalla sua lista Caserta Tu, si tratta di Roberto Desiderio; Romolo Vignola ed un consigliere eletto dalla lista Speranza per Caserta, Dino Fusco; ed, infine, l'ex candidato sindaco Raffaele Giovine.

A sperare in un ingresso in Consiglio in occasione della nomina degli assessori guardando alla maggioranza ci sono i primi dei non eletti. Tra questi ultimi ci sono Daniela Dello Buono, Gianni Lombardi e Michele Picozzi, per la lista Moderati-Insieme; Alessandro Pontillo per Origini; Vincenzo Battarra e Michele De Florio per il Pd; Pasquale Antonucci per Italia viva; Nicola Gentile per Noi Campani e Antonio De Falco per i Socialisti uniti. 

A tenere banco ad un mese dalle elezioni comunali è ancora una volta la realizzazione dell'impianto di biodigestore sul territorio di Caserta. L'assessore regionale Fulvio Bonavitacola ha confermato che l'impianto dovrà essere realizzato a Caserta, pena la perdita del finanziamento con il rischio di danno erariale per il Comune e di dover restituire alla Regione le somme già incassate per la progettazione. La discussione politica, però, riguarda la localizzazione dell'impianto che dovrebbe sorgere in località Ponteselice. Sul caso, dopo Zinzi, che ha puntato molto su quest'argomento durante la campagna elettorale, a dire la sua è stato anche Del Gaudio che ha affermato: «Non ci sono le condizioni a Caserta per realizzare il biodigestore. Nonostante le notizie che arrivano dalla Regione che sembrano parlare di un processo irreversibile rispetto alla costruzione dell'impianto a Ponteselice, è ancora tecnicamente possibile una collocazione diversa dell'opera. Va aperto un tavolo istituzionale con i comuni dell'ambito rifiuti per realizzare l'impianto in un comune diverso da Caserta, mantenendo immutato il progetto».

Del Gaudio ha anche sottolineato come, rispetto alla vicenda Ponteselice, ci siano elementi ostativi tecnici. «Oltre alla follia di realizzare a 500 metri dalla Reggia - ha aggiunto Del Gaudio - un impianto così impattante sul piano urbanistico e paesaggistico, c'è da fare i conti con i costi di esproprio e con quelli di un eventuale risarcimento danni che potrebbero essere addebitati al Comune nel caso in cui dovesse essere accolto il ricorso di Firema Titagarh spa, che dagli atti sembra essere solo parzialmente informata delle intenzioni del Comune nel dibattito sul biodigestore, infatti, ad oggi viene sottaciuto il fatto che l'opera verrebbe realizzata non su un terreno comunale, ma su uno privato».

Del Gaudio ha ricostruito il complesso iter amministrativo che coinvolgerebbe Firema Titagarh spa. «Con una nota del marzo 2017 il Comune di Caserta comunicava alla società Firema Titagarh Spa, con stabilimenti produttivi e direttivi tutti in via Ponteselice, l'avvio del procedimento per l'esproprio di una vasta area aziendale al fine di potervi ivi collocare il biodigestore - ha spiegato Del Gaudio - Tale nota richiamava come atto presupposto, il precedente provvedimento comunale localizzativo in virtù della quale il Comune decideva di non voler più procedere alla realizzazione del biodigestore nella zona dell'ex mattatoio comunale presso la località Lo Uttaro. Tale delibera, unitamente a tutti gli atti connessi e conseguenti, pur costituendo atto ad personam, non veniva mai notificata alla parte interessata e proprietaria dell'area ovvero la Firema che ha presentato poi ricorso al Tar». 

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Il Mattino