Dall'amore scritto sui muri alla scoperta del tradimento

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CASERTA - Scrivere abusivamente un muro di un pub per esprimere il proprio sentimento verso un’altra persona che evidentemente gli ha stregato l’anima. Scrivere con un pennarello blu cento volte, forse duecento, «Ti Amo». Scriverlo in più formati, piccolo, medio e grande, senza una precisa regola. E aggiungere ogni volta uno, due o tre punti esclamativi. È decisamente una manifestazione di un forte sentimento, provato da una ragazza, o da un ragazzo nei confronti della propria metà. Ma l’anonimo graffitaro innamorato del Villaggio Coppola a Castel Volturno (il luogo dove è comparso il graffito dell’amore) ha probabilmente le idee un po’ confuse; perché dopo la mitragliata di “Ti Amo”, conclude la sua opera con un dissacrante: «Però, t’abboff 'e corn». Per chi non è originario della Campania: «Però ti tradisco spesso». E chissà, se anziché essere confuso, sia proprio lui ad aver capito cos’è l’amore.


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Il Mattino