Coronavirus a Caserta non arretra: nove contagiati e un'altra vittima

Coronavirus a Caserta non arretra: nove contagiati e un'altra vittima
Nove casi in più. Nel bilancio purtroppo anche il decesso di un uomo di 83 anni di Roccamonfina, risultato positivo al Coronavirus post mortem. Con il bollettino regionale...

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Nove casi in più. Nel bilancio purtroppo anche il decesso di un uomo di 83 anni di Roccamonfina, risultato positivo al Coronavirus post mortem. Con il bollettino regionale diffuso ieri alle 22 sono arrivati a 124 i contagiati in provincia, inclusi i nove decessi e le tre guarigioni. Rispetto ai sedici registrati ieri i casi sono dimezzati. Tuttavia gli esperti temono che oggi in tutte le province possa ripresentarsi una impennta dei casi dopo il giorno festivo. In provincia di Caserta continua a preoccupare la presenza delle persone in strada, anche se i divieti vengono rispettati a macchia di leopardo, Il capoluogo ieri mattina si presentava deserto. Non è successa la stessa cosa in altri comuni dell'hinterland a ridosso del confine con Napoli, dove sono stati segnalati più punti con presenze numerose anomale. Non sono sono mancate anche multe e denunce per i trasgressori e gli irriducibili della presenza nelle strade nonostante i pericoli del contagio.


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IL TOTALE
Inoltre, sono 448 in quarantena e 1313 in autoisolamento su tutta la provincia casertana. Intanto, sul territorio continua l'indagine dei casi positivi e c'è attesa per alcuni tamponi, come quelli provenienti dalla casa di cura Pineta Grande di Castel Volturno. Incinta al quarto mese, arriva al pronto soccorso dell'ospedale del litorale in codice rosso per un distacco di placenta. È una giovane donna immigrata dalla Bulgaria residente a Mondragone. I medici immediatamente la operano e la trasferiscono in ginecologia per la degenza. Qui tre giorni dopo, e siamo a ieri, avverte problemi respiratori e le si alza la temperatura. I sanitari decidono di praticarle il tampone per verificare il contagio al Covid19, ma lei si rifiuta. A questo punto devono intervenire i carabinieri in reparto e si pensa a un Tso.

CLINICA PINETAGRANDE
Finalmente, però, la paziente accetta e risulta positiva. Intanto, per la terza volta il pronto soccorso è stato chiuso per permettere la sanificazione. Stessa sorte questa volta subisce per il reparto di ginecologia. Fino a quando sarà stabilizzata la situazione nuovi pazienti non potranno accedere. E fra quelle che erano già in reparto cresce tanta paura. La paziente bulgara, invece, è in isolamento in attesa di essere trasferita o al Cotugno o a Caserta.

OSPEDALE MADDALONI

Grande attesa per l'apertura completa del Covid Hospital di Maddaloni. Oggi dovrebbero aprire al pubblico i restanti reparti. Fino ad ora era attiva parte della Rianimazione dove risiede in ricovero un solo paziente. È di ieri la notizia che la Regione Campania ha ricevuto i dieci ventilatori polmonari da distribuire a tutti i nosocomi della Regione. Entro oggi, dunque, ne arriverà uno per l'ospedale di Maddaloni e un altro per l'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta. Per quest'ultima, in realtà, ne dovrebbero arrivare quattro secondo una delibera pubblicata la settimana scorsa in cui si leggono i dettagli dell'acquisto da parte dell'amministrazione nosocomiale. La Clp, azienda di trasporto del territorio provinciale di Caserta, ha attivato un servizio bus a chiamata, totalmente gratuito, rivolto agli operatori sanitari. Il servizio a chiamata sarà svolto con preavviso al giorno precedente di quello utile, con indicazione dei luoghi di prelevamento, dei luoghi di destinazione e dell'orario. Sono stati attivati due numeri dedicati, a cui gli utenti possono rivolgersi: 3939265554 e 3357511590.

(ha collaborato Vincenzo Ammaliato) Leggi l'articolo completo su
Il Mattino