Covid, a Marcianise lo screening ​non parte ma multe a chi è in strada

Covid, a Marcianise lo screening non parte ma multe a chi è in strada
Ancora non parte lo screening di massa previsto dall'ordinanza firmata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che ha istituito la zona rossa a Marcianise, mentre i...

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Ancora non parte lo screening di massa previsto dall'ordinanza firmata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che ha istituito la zona rossa a Marcianise, mentre i casi di positività al Covid 19 sono saliti ieri a 303. Un inesorabile incremento delle positività al coronavirus che lascia poco spazio ai dubbi sulla validità delle misure prese per arginarli. In città, già da lunedì pomeriggio, è arrivato l'Esercito per presidiare i 10 varchi predisposti per bloccare le entrate e le uscite delle persone che non dimostrano un comprovato motivo, mentre le proteste continuano.

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La giunta e i consiglieri di maggioranza scrivono al governatore De Luca e al premier Conte e chiedono interventi immediati per le categorie colpite dall'istituzione della zona rossa. Per il secondo giorno consecutivo un centinaio di persone sono scese in piazza per protestare contro la zona rossa, inscenando un corteo per le principali vie cittadine. Non si sono, però, ripetute le scene di tensione di lunedì quando i manifestanti si sono recati sotto casa del sindaco Antonello Velardi e lo hanno insultato. Ieri intanto sono scattate le prime multe la guardia di finanza ha multato (con una sanzione da 280 euro) per allontanamento ingiustificato dalla propria abitazione un avvocato residente a Marcianise. A darne notizia lo studio legale di S. Maria C.V., dove lavora il professionista sanzionato. Questi tornava proprio dallo studio; alle 20.50 si è presentato a uno dei check point, controllato dai finanzieri. Il titolare dello studio, Angelo Cocozza, spiega che «a nulla sono valse le più che esaustive giustificazioni fornite dal professionista». In una lettera inviata al governatore, al guardasigilli Alfonso Bonafede, Cocozza ha chiesto chiarimenti circa l'autorizzazione degli avvocati a circolare nonostante la zona rossa, facendo riferimento alla nota di Almerina Bove, vice capo di Gabinetto del presidente della Regione, che appena ieri ha confermato al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di S. Maria C.V. e la possibilità per i legali di lasciare la zona rossa per l'esercizio dell'attività forense, ritenuta attività essenziale. Il professionista sanzionato farà ricorso. 

Una seduta in cui l'unico atto approvato è stato la surroga di Marilisa Braccio che entra in consiglio al posto di Tommaso Rossano, nominato vicesindaco e di Pietro Crispino (primo non eletto) che ha rinunciato alla carica. Dopo aver votato con una piattaforma che permetteva il voto segreto, il consigliere di minoranza Dario Abbate ha eccepito per alcuni consiglieri che non avrebbero potuto votare perché in quarantena. Votazione annullata e il Consiglio è stato rinviato ad altra data. 

Ieri sera, la giunta e i consiglieri di maggioranza hanno inviato una nota al presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e al governatore De Luca, per chiedere misure immediate per i cittadini penalizzati dalla zona rossa: «Siamo consapevoli della gravità della situazione sanitari scrivono - con la curva dei contagi che continua a crescere e a destare preoccupazione. Le situazioni emergenziali possono però creare pericolosi scollamenti tra istituzioni e cittadini. Se non seguiranno misure di ristoro immediate per i settori colpiti, all'emergenza epidemiologica presto si aggiungerà una vera e propria emergenza economica e sociale. Chiediamo iniziative forti, decise e tempestive, per una comunità già vittima di profonde ingiustizie».

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Il Mattino