Covid e spiagge, l'appello dei balneatori: «Riaprire i lidi nell'ultimo weekend di maggio»

Covid e spiagge, l'appello dei balneatori: «Riaprire i lidi nell'ultimo weekend di maggio»
Chiedono un incontro urgente al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca gli imprenditori balneari, travolti dallo «sconforto e dal senso di rabbia» dopo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Chiedono un incontro urgente al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca gli imprenditori balneari, travolti dallo «sconforto e dal senso di rabbia» dopo l'ultima ordinanza regionale, la numero 48 del 17 maggio scorso, che ha dato mandato all'unità di crisi regionale di predisporre le misure per la ripresa in sicurezza entro il 25 maggio prossimo, posticipando sine die la riapertura dei lidi, mentre nel resto del Paese il settore è ripartito già ieri. Il portavoce della categoria dei balneari per la Cna (Confederazione Nazionale dell'Artigianato) Campania Nord Vincenzo Santo, anch'egli titolare di un lido a Castel Volturno (Caserta), ha scritto una lettera a De Luca, chiedendo una convocazione urgente per una possibile ripartenza il prossimo fine settimana (l'ultimo weekend di maggio), e sottolineando la ripartenza «dell'Italia balneare, anche in zone dove la Fase1 è stata gestita in maniera non egregia come da noi in Campania».

 
«Questo accanimento che stiamo subendo come categoria - scrive Santo - è fuori luogo. Capiamo fino ad un certo punto le ragioni istituzionali e politiche; ma oggi risulta complicato e difficile spiegare ai colleghi cosa sta accadendo, oggi ci si chiede di essere chiusi senza che una sola imposta ci sia stata annullata da Regione e governo. Le nostre aziende sono a conduzione familiare, e per farle ripartire non bastano le risorse a fondo perduto messe a disposizione. Eppure credo che il comparto abbia dimostrato fino ad oggi senso di responsabilità, rispettando senza alcuna discussione le sue disposizioni», conclude il portavoce balneari di Cna Campania Nord. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino