Carcere, 23 agenti e 11 detenuti positivi al Covid: il Dap chiede rinforzi

Carcere, 23 agenti e 11 detenuti positivi al Covid: il Dap chiede rinforzi
Sale a 23 il numero di agenti di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Carinola positivi al covid. È emergenza personale, tanto che il Dap ha pubblicato un avviso...

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Sale a 23 il numero di agenti di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Carinola positivi al covid. È emergenza personale, tanto che il Dap ha pubblicato un avviso in cui chiede «rinforzi», in numero di dieci unità, per far fronte alla fase emergenziale. La richiesta è rivolta al personale di polizia penitenziaria che attualmente occupa posizioni utili nella graduatoria relativa alla casa circondariale di Carinola (interpello del 2019) e che intendano aderire al distacco temporaneo fino al termine dello stato di emergenza che si è venuto a creare in seguito ai contagi che hanno colpito sia gli agenti in servizio nel penitenziario che i detenuti. Dopo il decesso del poliziotto Antonio Maiello avvenuto l'8 febbraio, l'Asl di Caserta ha intensificato la sorveglianza sanitaria sottoponendo il personale del carcere e i detenuti a ripetute batterie di tamponi. Ieri il bollettino rimandava 23 contagi tra i poliziotti, undici casi tra i detenuti. Di questi ultimi, uno solo risulta ricoverato al Cotugno mentre gli altri si trovano in isolamento all'interno della struttura di pena. Positivi, di cui si è avuta notizia già nei giorni scorsi, anche un operatore Os e un infermiere in servizio nel penitenziario.

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«Mi rassicura sapere che c'è un monitoraggio costante con i tamponi - ha commentato il garante dei detenuti campani, Samuele Ciambriello - e sarebbe necessario applicare la stessa prassi sistematica anche in altre carceri della Campania. Ma al di là dello screening, ribadisco ancora una volta che è assolutamente necessario programmare al più presto la campagna vaccinale per la polizia penitenziaria e per la popolazione carceraria, naturalmente con somministrazione su base volontaria. Mi auguro che i detenuti che si trovano in isolamento a Carinola siano ospitati in luoghi idonei alla loro condizione - continua Ciambriello che poi aggiunge -. Molti familiari di detenuti di Carinola mi hanno contattato in questi giorni dopo avere appreso che i loro parenti in carcere erano in isolamento - spiega - e ho dovuto chiarire loro che si tratta di un isolamento sanitario, come quello che devono osservare anche i contagiati liberi, e non un isolamento punitivo». Com'è ovvio, infatti, oltre ai detenuti contagiati e asintomatici, sono in isolamento anche i loro contatti diretti. La cosa ha causato qualche tensione per fortuna rientrata rapidamente anche grazie al costante contatto tra le famiglie e il garante. Intanto, allo stato attuale, risultano positivi al covid complessivamente 54 agenti di polizia penitenziaria in servizio nelle carceri campane. Oltre ai 23 casi di Carinola, quindici sono poliziotti del penitenziario di Secondigliano, sei di Poggioreale e gli altri in altre strutture.

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«Dal momento in cui è scoppiata la pandemia, c'è stata poca attenzione da parte della sanità pubblica nei confronti di chi deve garantire la sicurezza nelle carceri». È il commento di Stefano Pellegrino della Cisl. «Al di là del focolaio di Carinola, viviamo forte disagio in tutti gli istituti italiani per la carenza del personale perché le assunzioni vanno a rilento anche per il mancato turn over per il personale andato in pensione o che ci andrà a breve». Il covid, insomma, «ha solo peggiorato una situazione già emergenziale» continua Pellegrino. «Carinola è solo la punta di un iceberg e prevedere lo spostamento di dieci unità da un penitenziario all'altro non risolve il problema, è un palliativo perché attenua il problema in un istituto, ma nello stesso tempo toglie risorse a un altro». «C'è carenza di personale in tutta Italia, a ciò si aggiunga la problematica del covid che si ripercuote sul personale in servizio per la gestione quotidiana. Siamo d'accordo con il garante Ciambriello sulla linea dei vaccini: dal mese prossimo inizierà la profilassi sul personale di polizia ed è fondamentale accelerare per la sicurezza dei detenuti e delle nostre famiglie prima ancora che nostra».


 

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Il Mattino