Covid, a Caserta nuovo picco: più posti letto a Teano per i malati guariti

Covid, a Caserta nuovo picco: più posti letto a Teano per i malati guariti
Oggi saranno attivati i 20 posti letto dell'ospedale di Teano e lunedì verrà consegnato il reparto della Ginecologia dell'ospedale di Maddaloni, con i suoi...

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Oggi saranno attivati i 20 posti letto dell'ospedale di Teano e lunedì verrà consegnato il reparto della Ginecologia dell'ospedale di Maddaloni, con i suoi 21 posti letto. A dirlo è il direttore generale dell'Asl di Caserta, Ferdinando Russo, spiegando che, «nei posti letto dell'ospedale di Teano andranno quei pazienti guariti clinicamente, ma che risultano ancora positivi al Covid. In quel presidio saranno trasferiti i pazienti con queste caratteristiche in questo momento ricoverati a Maddaloni». In questo modo si risolve, per quanto è possibile, la questione dei posti letto in degenza ordinaria, fino alla settimana scorsa quasi totalmente occupati.


Intanto, è stato registrato un nuovo picco di contagi dall'azienda sanitaria casertana. Sono 57 i nuovi casi emersi dai 1059 tamponi processati nelle ultime 24 ore, prima della pubblicazione di ieri del report ufficiale dell'Asl.

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Il totale dei contagiati nel casertano ora è di 1554, di cui 647 positivi attuali. Sono state registrate anche 22 guarigioni che portano il totale dei guariti a 859. Aumentano anche le persone in quarantena perché a contatto diretto con positivi: 1029 in tutto il territorio provinciale. «Ci aspettiamo un'altra ondata violenta di contagi - dichiara il direttore generale dell'Asl di Caserta -. Ecco perché stiamo cercando di attivare quanti più posti letto possibili e, al contempo, risolvere il problema dell'occupazione di quelli nella degenza ordinaria dell'ospedale Covid di Maddaloni». Facendo il punto della situazione, dunque, l'ospedale di Maddaloni, individuato come presidio Covid del territorio provinciale, ha al momento «65 posti letto», stando alle parole del manager dell'Asl, a cui si dovranno aggiungere i 21 del reparto della Ginecologia. È chiaro che questo reparto per ora non sarà attivo perché destinato ad assistere i pazienti con Covid. Una volta terminata l'emergenza, il reparto, rimesso a nuovo, sarà destinato alla specializzazione designata. «Attiveremo anche il reparto di Ortopedia - spiega ancora Russo - che come gli altri reparti contiene altri posti letto». Dunque 86 posti letto che potrebbero arrivare a essere circa un centinaio soltanto all'ospedale maddalonese. In parallelo, verranno messi a disposizione dei pazienti Covid anche 20 posti letto dell'ospedale di Teano. Qui ci saranno pazienti che non presentano particolari condizioni cliniche, anzi: «Ci saranno i pazienti che risultano essere ancora positivi al virus», continua ancora il direttore dell'Asl. Ragion per cui questi pazienti attenderanno la negativizzazione del Covid in questo presidio, in modo da lasciare liberi per necessità più critiche i posti letto nel presidio di Maddaloni, ormai predisposto e collaudato anche a far fronte alle complicanze più gravi. In questo presidio, infatti, ci sono anche 15 posti per la Terapia Intensiva. In tutto il territorio, quindi, ci sono gli 86 posti letto dell'ospedale Covid e gli altri 20 dell'ospedale di Teano.
 

A questi si potrebbero aggiungere anche i 24 del modulo di Terapia Intensiva dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano, nel momento in cui verrà ultimato l'iter burocratico, per cui di fatto l'azienda ospedaliera diventa affidataria e totalmente amministratrice dell'opera della Regione Campania. Sarà affidataria anche quando il 75% dei posti della Terapia Intensiva a disposizione per la popolazione casertana verrà occupato. In quel caso, salvo emergenze, il nosocomio provinciale è chiamato a intervenire per aprire immediatamente il modulo di Terapia Intensiva. Al netto di tutta l'organizzazione assistenziale, fa riflettere la dichiarazione del manager dell'Asl su una nuova ondata di contagi, da un lato legata all'apertura delle scuole, dall'altro legata alla prima comparsa dei sintomi influenzali, facilmente sovrapponibili a quelli del Coronavirus. Proprio per questo l'azienda sanitaria invita la popolazione a sottoporsi al vaccino antinfluenzale, onde evitare il dubbio diagnostico per il Covid 19. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino