Castel Volturno: da chiesa a discarica di Pinetamare così «muore» l'ex gioiello dei vacanzieri

Differenziata in paese sotto il 30%

L'ex chiesa sconsacrata di Pinetamare
Era nata come seconda chiesa della località di Pinetamare a Castel Volturno, molto apprezzata dai vacanzieri. Poi sconsacrata, era diventata una palestra dove si...

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Era nata come seconda chiesa della località di Pinetamare a Castel Volturno, molto apprezzata dai vacanzieri. Poi sconsacrata, era diventata una palestra dove si praticavano arti marziali. Adesso è una discarica a cielo aperto, abusiva. Situata a meno di cinquanta metri dall'istituto scolastico comprensivo di Fontana Bleu (scuola che ospita quasi mille studenti), il sito è uno dei tanti monumenti all'incapacità istituzionale in questa striscia d'Italia nel garantire decoro urbano e sicurezza ambientale.

Alcuni fruitori scellerati della zona, eco-criminali, anziché effettuare la raccolta differenziata e utilizzare il servizio recupero ingombranti con l'isola ecologica (tutti servizi gratuiti), preferiscono disfarsi degli scarti in maniera irregolare, e quasi mai sono colpiti sul fatto e sanzionati.

Tale sistema, tutt'altro che virtuoso, si avvita su se stesso fino a creare sul territorio innumerevoli discariche che aumentano di dimensione col passare dei giorni, settimane, mesi, in alcuni casi, anche anni. L'esempio classico è quello delle piazzole di sosta della superstrada in località Ischitella: una battaglia persa dalle istituzioni. L'ingresso nel territorio d Castel Volturno offre un panorama desolante, con rifiuti d'ogni sorta ai cigli delle strade al posto del classico verde presente in tutte le altre superstrade d'Italia. Non a caso, la città domiziana è una delle poche nel resto del Belpaese che ha alcuni quartieri dove il servizio della raccolta differenziata non è mai partito, soprattutto nelle località di Destra Volturno, Bagnara e Pescopagano a nord del territorio.

Ma i rifiuti domestici e commerciali separati non hanno grosso successo neanche nei quartieri dove è attivo, condannando Castel Volturno a una percentuale di differenziata misera che non supera il trenta per cento. E più si va avanti, mentre in tutte le altre città d'Italia la condizione ambientale va sempre migliorando, a Castel Volturno succede il contrario. Appena quattro giorni fa il sindaco Luigi Petrella aveva chiesto alla commissione parlamentare sui reati ambientali, arrivata in visita sulla costa casertana, maggiore attenzione per il proprio paese, invaso da rifiuti. E l'immagine della nuova discarica comparsa nel piazzale della ex chiesa di fianco la scuola pubblica è il sigillo di quell'appello. 

 

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Il Mattino