Ex caserma Pollio, altolà del Demanio: «Stop parking, area non accatastata»

Ex caserma Pollio, altolà del Demanio: «Stop parking, area non accatastata»
Il Comune vuole aprire il parcheggio dell'ex caserma Pollio e gestirlo fino allo svolgimento della nuova gara, ma il Demanio lo blocca: al Catasto non risultano le particelle...

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Il Comune vuole aprire il parcheggio dell'ex caserma Pollio e gestirlo fino allo svolgimento della nuova gara, ma il Demanio lo blocca: al Catasto non risultano le particelle di proprietà dell'ente guidato dal sindaco Marino. È clamoroso quello che è emerso in seguito a una corrispondenza avuta tra l'amministrazione comunale e il Demanio, l'ente che in questo momento sta utilizzando il parcheggio per i propri dipendenti dopo la chiusura al pubblico.



La mancanza di aree di sosta denunciata a più riprese soprattutto dai commercianti del centro storico aveva fatto imprimere un'accelerata all'affidamento temporaneo del parcheggio di via Vittorio Veneto. Ma è arrivata una nuova battuta d'arresto: il Demanio ha scritto al Comune denunciando che l'area non è stata ufficialmente frazionata e, di conseguenza, la struttura non sarebbe stata accatastata. Questo significa che non è possibile risalire ufficialmente a quali sono le particelle di proprietà del Comune e quali quelle del Demanio e diventa dunque difficile gestire ciò che non risulta formalmente di propria proprietà. A denunciare la vicenda è stato il consigliere comunale di maggioranza Gianluca Iannucci: «Il parcheggio resta chiuso per un problema non complicato da risolvere e fa rabbia vedere che non si prendano provvedimenti ha dichiarato in una nota Iannucci . Il sindaco Carlo Marino deve intervenire in prima persona, già da lunedì, per smuovere la situazione».

E proprio lunedì «il dirigente comunale individuerà il tecnico che si dovrà occupare della questione», fa sapere il vicesindaco Emiliano Casale, che della vicenda si sta occupando in prima persona. «Durante i colloqui che in questi giorni abbiamo avuto con il Demanio ha confermato Casale abbiamo saputo che i dati relativi alle particelle di proprietà del Comune non risultano accatastate e che dunque il Demanio non può concederci la gestione delle stesse. A questo punto ha concluso l'assessore abbiamo subito richiesto al dirigente di attivarsi per procedere alla regolarizzazione di un fatto che risale ad anni fa e che non è mai stato seguito. Ora attendiamo la nomina del tecnico per proseguire e per fine luglio tutto sarà pronto per aprire il parcheggio al pubblico, con una gestione comunale da organizzare fino all'affidamento definitivo dell'area».

L'emergenza parcheggi in città è scoppiata nel mese di marzo, quando è stata decisa la chiusura della Pollio, prima nei fine settimana e poi tutti i giorni, per evitare l'assalto dei posteggiatori abusivi che erano diventati i padroni della zona. Iannucci ha denunciato una situazione che dopo quattro mesi sembra essere diventata insostenibile e ha chiesto interventi immediati sollevando questioni che vanno oltre il parcheggio dell'ex caserma: «Abbiamo una città bloccata a causa di dirigenti che si muovono in maniera pachidermica o, volendo pensar male, che hanno scambiato il loro ruolo con quello politico. In tanti rischiano di abbassare le serrande per sempre. Noi consiglieri comunali siamo stanchi ha concluso Iannucci nella nota di continuare a sentire le lamentele dei nostri concittadini, ma di fronte ad atteggiamenti e risultati del genere, con due assessori, un consiglio comunale e la categoria dei commercianti ostaggio di cavilli burocratici, non c'è scusa che regga». E nemmeno Casale pare saper dare una risposta alle domande poste da chi siede sugli scranni della sua stessa maggioranza e sembra confermare quanto detto da Iannucci. «In effetti afferma il vicesindaco nel momento in cui il tecnico presenterà la richiesta bisognerà solo attendere la risposta del Catasto. Il fatto è che da anni nessuno sapeva di questa mancanza, ma la parte burocratica dipende dai dirigenti».

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Il Mattino