Andrebbe loro riconosciuto l’«attenuante» della sincerità. Di tutto, infatti, potranno rispondere tranne che di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale...
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Quando gli agenti hanno chiesto quale fosse la ragione che li avesse spinti a violare gli obblighi previsti per limitare il contagio, sulle prime hanno provato ad accampare scuse futili, poi hanno rivelato il «genere di prima necessità» che avrebbero voluto acquistare: «Stavamo andando al Parco Verde di Caivano a comprare il fumo». Questa è la frase sottoscritta sul modello dell’autocertificazione resa alla polizia. Per entrambi, uno residente a Casagiove l’altro a Caserta, è scattata la denuncia a piede libero per inosservanza del DPCM dell’8 marzo (articolo 650 del Codice penale). I ragazzi sono stati lasciati in custodia ai genitori; ora, avranno un motivo in più per non farsi vedere in giro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino