Ex manicomio di Aversa in degrado, ​20 volontari lo ripuliscono

In venti anni nessuno è mai riuscito a riqualificarlo ma in una settimana, venti volontari hanno ripulito un’intera ala, liberando dai rifiuti e dal degrado 10 stanze...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In venti anni nessuno è mai riuscito a riqualificarlo ma in una settimana, venti volontari hanno ripulito un’intera ala, liberando dai rifiuti e dal degrado 10 stanze del padiglione Leonardo Bianchi dell’ex manicomio di Aversa. Il parco della Maddalena, ex manicomio civile di Aversa, esteso per più di 20 ettari, è l’eterna dimostrazione di una struttura completamente abbandonata.

 
La proprietà è divisa fra l’Asl ed il Comune aversano che nel 2005 acquistò il padiglione del Bianchi, per oltre 2miliardi delle vecchie lire, grazie ai fondi Urban. Doveva diventare un incubatore sociale ma quella progettualità non è mai partita. Poteva essere fiore all’occhiello, così come eccellenza era, nel 1813, quando Gioacchino Murat lo fondò, ed invece è indecenza allo stato puro. Negli anni è diventato ricovero per i senzatetto ma anche posto sicuro per andare a drogarsi. I dimenticati della società che nel Bianchi, fra marciume e ogni tipo di scarto, insieme ad una politica, di destra e di sinistra, colpevolmente disattenta hanno scritto la recente storia del Bianchi, vergognosa. E allo scempio, il rischio più che fondato è di aggiungere altro spreco.

Per mettere in sicurezza l’area circostante, di competenza dell’Asl nel 2017 sono stati istallati tre cancelli, né più né meno che reti metalliche con un lucchetto, spendendo la modica cifra di 47mila euro. Da dicembre ad oggi, ci sono stati quatto incendi. Il comitato ‘La Maddalena che vorrei’, formato da volontari, studenti, professionisti, architetti, ingegneri, storici e docenti hanno deciso di invertire la rotta, ritrovandosi ogni giorno di pomeriggio, al Bianchi per ripulirlo, caratterizzare i rifiuti e presidiarlo. L’obiettivo è lavorare alla riqualificazione e alla funzionalità.


«In base – dicono Jacopo Cutillo e Piero Aloisi, del Comitato- al principio della sussidiarietà orizzontale, del co-governo della cosa pubblica e del riconoscimento del ruolo politico che i cittadini giocano nella vita di un paese». I risultati per il momento, sono sorprendenti. Giovedì 5 aprile, sono stati chiamati tutti a raccolta per capire anche insieme agli amministratori di Aversa come proseguire, passando se è possibile per un protocollo di intesa o per un affidamento teso a restituire dignità. 

  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino