CASERTA - La rievocazione storica dell’epoca fascista realizzata per le giornate di primavera del Fai scatena reazioni contrastanti e immediata monta la polemica. Il...
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«Polemica insulsa e davvero inadeguata – ha sottolineato il sindaco di Sant’Arpino Giuseppe dell’Aversana, presidente della neonata conferenza dei sindaci di Atella – abbiamo organizzato con attenzione, cura e passione queste giornate, in collaborazione con le scuole – impeccabile e magistrale il lavoro di dirigenti e soprattutto allievi. Rievocare, raccontare, rappresentare certo non significa propagandare». Non dello stesso avviso il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, secondo il quale il gesto sarebbe stato offensivo e addirittura propagandistico. «Il peggio – ha dichiarato Borrelli in una nota - è arrivato con la rappresentazione teatrale perché, pur volendo accettare la scelta di far vestire bambini come balilla e ragazzini come gerarchi fascisti per rievocare quel periodo, sarebbe stato necessario spiegare per bene gli orrori di quegli anni e non crediamo che sia stato fatto». «Frutto di un lavoro certosino e di lezioni attente e precise di storia – ha spiegato il professore Giuseppe Dell’Aversana, docente di lettere alla scuola media di Succivo – quello che i nostri alunni hanno portato in scena, è frutto di ore di lezioni, ore di attività didattiche, laboratoriali, durante le quali gli allievi imparano, grazie a docenti competenti e responsabili, cosa accadeva diversi anni fa, in tutte le epoche e in molti paesi, studiano orrori e glorie del passato, errori e gesta eroiche. Una triste e inutile polemica, utile solo a sporcare l’entusiasmo e l’egregio lavoro svolto soprattutto dai ragazzi, consapevoli ed informati a dovere». Raccontare e portare in scena, fedelmente, ciò che accadeva nella storia, questo l’intento di docenti, studenti ed amministratori. «Sono fiero del lavoro svolto dai miei professori – ha raccontato il dirigente scolastico dell’istituto di Succivo Mario Nocera – è giusto e sano che gli alunni conoscano ogni pagina della storia e se capita loro di portare in scena azioni, gesti o storie riprese dal passato questo non significa certo che si sta facendo apologia. Abbiamo realizzato un laboratorio storico attraverso il teatro, facendo lezione, divertendoci e mescolando diverse forme di cultura».
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Il Mattino