Ha risposto al Gip rigettando ogni addebito Michele Griffo, il sindaco di Trentola Ducenta (sospeso dalla carica, ndr) finito in carcere nell'ambito dell'inchiesta della...
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«Non ho mai avuto contatti né ho ricevuto richieste nel corso della mia attività amministrativa da qualcuno dei collaboratori di giustizia del clan dei Casalesi che mi ha accusato, né con altri esponenti del clan, compreso Michele Zagaria» ha precisato Griffo, che poi, in riferimento all'ex boss oggi pentito Antonio Iovine, ha spiegato che i suoi rapporti con Iovine si sono limitati a forti contrasti culminati con un'aggressione dell'ex boss al sindaco che poi lo denunciò. Griffo ha inoltre parlato delle concessioni relative al centro commerciale di Trentola Jambo, sequestrato dalla magistratura in quanto ritenuto «la cassaforte del clan Zagaria», contestando la ricostruzione della procura, secondo cui Griffo sarebbe stato a completa disposizione del clan nel rilascio delle licenze edilizie che hanno poi trasformato la struttura in un vero gigante della grande distribuzione.
Griffo ha poi fornito particolari rilevanti sulla sua fuga durata una settimana, su cui la Procura partenopea ha aperto un'inchiesta per verificare chi possa aver avvisato il sindaco e gli altri indagati - uno solo ancora latitante - sfuggiti al primo blitz delle forze dell'ordine; al momento, si apprende da fonti vicine agli inquirenti, non dovrebbero esserci persone indagate ma il fascicolo è ancora a carico di ignoti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino