Web infestato di hacker, gli attacchi ​in Campania si sono triplicati

Web infestato di hacker, gli attacchi in Campania si sono triplicati
Diciamo la verità, negli ultimi giorni abbiamo percorso le infinite vie del web con un po' di preoccupazione per le minacce provenienti dagli hacker filorussi di...

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Diciamo la verità, negli ultimi giorni abbiamo percorso le infinite vie del web con un po' di preoccupazione per le minacce provenienti dagli hacker filorussi di Killnet. Alla fine sembra che i sistemi di protezione pubblici e privati stiano reggendo, ma dobbiamo essere consapevoli che la nostra cyberprivacy sarà sempre più a rischio, con tutte le conseguenze connesse. Anzi, già è a rischio. Si tratta infatti di un processo che gli esperti informatici avevano colto già dall'inizio del 2022, e che adesso la guerra in Ucraina non ha fatto che accentuare. Andiamo a vedere la situazione a Caserta ed in Campania grazie al report realizzato dall'Osservatorio Exprivia, società internazionale specializzata in Information and Communication Technology sviluppando i dati relativi a siti pubblici di interesse nazionale, siti di aziende colpite, agenzie stampa online e social media.



Un dato per tutti, un dato su tutti. Nel primo trimestre di quest'anno gli attacchi informatici in provincia di Caserta sono quasi triplicati rispetto allo scorso anno: 711 contro 283. In percentuale si tratta del 20% rispetto ai 3.557 attacchi registrati a livello regionale. E cominciano ad affacciarsi anche le violazioni della privacy segnalate dalle istituzioni. Preoccupa il fatto che spesso gli attacchi si tramutino in incidenti, nel senso che conseguono il primo effetto di entrare nelle cyberdifese informatiche del sistema preso di mira. Quasi sempre bloccato, ma non è la stessa cosa. In pratica intercorre la stessa differenza del fermare un ladro quando si trova ancora all'esterno dell'abitazione oppure quando è già entrato in giardino.

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«L'andamento dei casi registrati in Campania nei primi mesi del 2022 è abbastanza in linea con il trend nazionale, in forte aumento rispetto alla media registrata nei trimestri precedenti commenta Domenico Raguseo, direttore Cybersecurity Exprivia con una prevalenza di episodi a Napoli ed Avellino, con Caserta e Benevento che risultano province leggermente meno colpite dagli hacker, mentre a chiudere la classifica è Salerno». A spingere il fenomeno è anche lo scontro che sta insanguinando l'Europa orientale. Tra i pretesti per colpire le vittime emerge infatti la guerra russo-ucraina, con frequenti inganni che si nascondono dietro fake news sul conflitto o false campagne di aiuti umanitari. «Al momento spiega Raguseo stiamo toccando con mano i primi danni provocati dal conflitto bellico anche in rete, e nei prossimi mesi le conseguenze potrebbero essere ancora più severe». Peraltro, se il conflitto resterà nella storia come il primo ad essere stato combattuto non solo su terra, mare e aria ma anche su internet, i numeri attuali a Caserta relegano questo conflitto ad una figura secondaria. Da un lato, infatti, hanno ormai superato gli attacchi collegati al tema della pandemia, ma non intaccano la cyberattenzione per banche e istituti di credito. Nel primo trimestre, infatti, il trend che domina la scena cyber criminale nel nostro territorio è ancora quello finanziario, con riferimento sia all'home banking che all'e-commerce. Questo significa che malgrado l'attenzione dell'opinione pubblica, ad attirare gli attaccanti, più che opinioni e fatti geo-politici, è sempre il denaro.



Priorità assoluta, quindi, per i tentativi di prelievi fraudolenti attraverso il furto di dati personali e sensibili, ma cominciano ad affacciarsi anche altre tipologie prima inesistenti. Come spionaggio e sabotaggio, oppure hackeraggio finalizzato a rallentare e danneggiare i sistemi, oppure ancora defacing, l'operazione di pirateria informatica consistente nella modifica del contenuto di una pagina o di un sito web mediante l'introduzione illecita di testi non provenienti dal proprietario del sito. Fanno riflettere anche la manciata di episodi di cyber warfare che sono stati intercettati: segni di una guerra cibernetica condotta contro una serie di servizi pubblici e privati che accompagnano il nostro quotidiano. In conclusione, Killnet o meno bisogna aggirarsi con grande cautela nel web, tenendo presente che l'insidia può arrivare anche attraverso una semplice telecamera o una stampante wifi. Tenendo presente la regola aurea, antica ma sempre attuale, per le richieste che arrivano in rete: nel dubbio, astieniti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino