Carnevale di Capua, il mondo in 500 costumi

Madrina della 136ma edizione sarà la cantante Monica Sarnelli

Carnevale di Capua alla 136ma edizione
Il Carnevale di Capua: storia, cultura e tradizioni che si intrecciano con gli usi ed i costumi del popolo capuano. Edizione numero 136, quella di quest'anno, che rispolvera...

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Il Carnevale di Capua: storia, cultura e tradizioni che si intrecciano con gli usi ed i costumi del popolo capuano. Edizione numero 136, quella di quest'anno, che rispolvera la goliardia sarcastica ed anarcoide che da sempre ha reso uniche ed inimitabili le pantomime che alimentano il canovaccio degli eventi. La Pro loco, con il presidente Davide Del Pozzo, ha quasi ultimato il programma e, almeno dalle anticipazioni, sarà ricco ed articolato, soprattutto per quanto riguarda lo spettacolo e l'intrattenimento.

Protagonista della festa il centro storico ed i monumenti, con visite guidate che si svolgeranno nella mattinata di domenica 19 febbraio. Il Carnevale avrà inizio giovedì 16 con la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco al sovrano del divertimento, per concludersi martedì grasso, 21 febbraio, con i funerali del re, nel complesso delle antiche fortificazioni angioine. L'attenzione alle attività di promozione turistica è la priorità del sindaco Adolfo Villani e dall'assessore al Turismo e cultura Vincenzo Corcione. Piazza dei Giudici si trasformerà in un grande palcoscenico, dove scenografia naturale saranno il quattrocentesco palazzo del Governatore ed il Bivach, sul cui terrazzo si eleva l'imponente statua di Carlo II. Probabile che la cerimonia di consegna delle chiavi risalga proprio ai fasti che le nobili dinastie celebravano a Capua. Quella con Carlo II d'Asburgo, l'ultimo del ramo spagnolo, è tra le più significative, rievocata con la statua scolpita da Giovan Battista Cappelli nel 1675.

Il Bivach o Gran Guardia, sede della Pro loco, in occasione del Carnevale sarà il punto di coordinamento della manifestazione, che richiama ogni anno la maschera di Pulcinella, creata dal commediografo capuano Silvio Fiorillo nel 1632, in occasione della messa in scena di «Lucilla Costante», opera ambientata nel palazzo degli Antignano, attuale sede del Museo campano, che nella sala Liani, domenica 19 febbraio, alle ore 10.30, ospiterà don Giuseppe Centore, autore del libro «L'inventore di Pulcinella: Silvio Fiorillo». Il mascheramento è la priorità per gli organizzatori, la Pro loco ha favorito l'acquisto di tessuti per la realizzazione di oltre cinquecento vestiti. I costumi, in tema con «Il mondo in un Carnevale», sono stati disegnati dagli studenti dell'indirizzo Sistema moda dell'Itis di Capua e realizzati dalle sartorie locali.

La storia del Carnevale capuano racconta due manifestazioni, quella dei nobili, con gran balli nei saloni dei palazzi nobiliari, e la festa popolare nelle piazze e le strade del centro storico, proprio dove ancora si ergono, nella loro bellezza, le dimore di Pier delle Vigne, Ettore Fieramosca, Giuseppe Martucci, il castello dei principi Normanni e le torri di Federico II di Svevia. L'unificazione delle due feste si celebrò nel 1886, così come ebbero ad annunciare Francesco La Manna e Vincenzo Pizzolo, organizzatori del primo comitato.

Il re Carnevale e la sua corte sono i protagonisti assoluti della manifestazione. Jury Monaco, con la scuola di recitazione da lui diretta, organizza la corte, quest'anno con la partecipazione di Antonio Ferraro e Marianna Moriello. La madrina del Carnevale sarà Monica Sarnelli, cantante al successo con la sigla della soap «Un posto al sole». Particolare attenzione è per il ballo pubblico, che sarà animato dalla big band CapuAnimania, diretta dal maestro Antonio Fierro e per martedì con l'orchestra di Demo Morselli e Danze Orientali con Filo Sherazade.
 

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Il Mattino