Dramma sul litorale casertano: il lido è in crisi, balneatore si uccide

Dramma sul litorale casertano: il lido è in crisi, balneatore si uccide
Non è tornato a casa per pranzo, come faceva sempre, e al cellulare non rispondeva. La moglie si è insospettita e quindi si è recata nello stabilimento...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non è tornato a casa per pranzo, come faceva sempre, e al cellulare non rispondeva. La moglie si è insospettita e quindi si è recata nello stabilimento balneare di famiglia, gestito sulla spiaggia di Baia Verde, per controllare se fosse in quel luogo. Qui ha fatto la tragica scoperta, con il marito morto, riverso in una pozza di sangue nell’atrio del lido. Giuseppe d’Aponte, cinquant’anni, persona molto conosciuta a Castel Volturno, appartenente a una famiglia storica e ben voluta da tutti nel centro domiziano, si è suicidato utilizzando una pistola di tipo sportivo che deteneva regolarmente. Sgomento, oltre che per i familiari, in tutta Castel Volturno per la tragica fine del gestore del lido Malibù. Sul posto pare non sia stato trovato alcun messaggio. D’Aponte, racconta chi lo conosceva bene, non soffriva di depressione, almeno non all’apparenza. Negli ultimi mesi appariva, però, molto provato moralmente per i problemi di gestione del lido, alle prese come tutta la sua categoria e colleghi domiziani, con canoni demaniali decisamente fuori mercato e con scarsi affari per i problemi ambientali del territorio. Proprio nell’azienda cui era molto legato, a deciso di farla finita.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino