Caserta, il Tar: nuovi ipermercati e parco, i lavori non si fermano

Caserta, il Tar: nuovi ipermercati e parco, i lavori non si fermano
Non si fermerà il cantiere che a via Borsellino sta realizzando il mega impianto di Md, una sorta di «parco attrezzato» al cui centro sorgeranno due...

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Non si fermerà il cantiere che a via Borsellino sta realizzando il mega impianto di Md, una sorta di «parco attrezzato» al cui centro sorgeranno due ipermercati. Il Tribunale amministrativo regionale della Campania, ottava sezione, presidente Francesco Gaudieri, consigliere Luca Cestaro e referendario Viviana Lenzi, ha respinto l'istanza cautelare che puntava a sospendere l'efficacia dei provvedimenti di concessione, rinviando contestualmente la decisione nel merito. Il Comune, che nel procedimento era rappresentato e difeso dall'avvocato Pasquale Marotta, può cantare vittoria. Per il momento, così, le ruspe e le gigantesche gru che troneggiano nell'area, continueranno a lavorare. E l'attivissima società della Gdo (800 punti vendita a livello nazionale, circa ottomila dipendenti, 2,75 miliardi di fatturato nel 2019), impegnata nel nuovo gigantesco investimento, ha tirato un sospiro di sollievo.



Il ricorso era stato presentato dall'avvocato Luigi Adinolfi in qualità di cittadino avente un legittimo interesse in quanto abitante a via Laviano, nei pressi di via Einaudi, cioè a ridosso del terreno interessato dalle costruzioni. Adinolfi contestava la conformità al Prg vigente (dato che il Puc ancora non è stato approvato) dei provvedimenti di «autorizzazione unica» aventi la sigla 1/20 e 2/20, nonché «la delibera di giunta municipale o consiglio comunale di cui non si conoscono gli estremi, se e in quanto esistenti, con i quali è stata data la possibilità alla controinteressata di realizzare strade e rotatorie non conformi al Piano regolatore generale». Inoltre metteva sotto accusa i pareri favorevoli resi dai responsabili del servizi, le convenzioni «eventualmente sottoscritte», i provvedimenti Suap (Sportello unico attività produttive) «sconosciuti negli estremi e contenuti». Insomma «ogni altro atto comunque lesivo degli interessi e diritti del ricorrente».

Il tribunale, sentiti gli avvocati del Comune e della Md spa, rispettivamente Pasquale Marotta e Felice Laudadio, ha anzitutto ritenuto inesistente il «periculum in mora», ovvero le eventuali conseguenze negative che si potrebbero determinare nel frattempo, pericolo «peraltro rappresentato in termini potenziali e non attuali». Nello stesso tempo il Tar ha deciso di rimandare alla seduta della discussione nel merito anche le eccezioni preliminari avanzate dalla difesa del Comune di Caserta (ricorso irricevibile per tardività e carenza di interesse). Ma i giudici vanno anche oltre e osservano, rispetto ai contenuti illustrati dal ricorrente, che - almeno a prima vista - non risulta dimostrata «la sussistenza contestuale e convergente del legame fisico delle due strutture e la comunanza della gestione, utili a configurare la dimensione giuridica unitaria». Senza dire che la realizzazione di queste due medie strutture di vendita «appare hic et nunc giustificata dalle previsioni del Suap, rimasto inoppugnato».

Il progetto Md di via Borsellino, in effetti, è particolarmente articolato e complesso. Si caratterizza per la realizzazione di un'area «a verde pubblico attrezzato», di una pista di atletica e di un'area di svago e giochi, dedicata al tempo libero, al cui centro saranno costruite due medie strutture commerciali «autonome e distinte». Sul cartellone all'ingresso del cantiere si legge che le due strutture sono una finalizzata alla vendita di prodotti alimentari e non alimentari, e l'altra solo a prodotti non alimentari. Il piano si inserisce nelle pieghe delle disposizioni che per quell'area prevedevano la classificazione F3 (verde pubblico attrezzato) e F6 (attrezzatura pubblica di interesse comune). Di fatto, una volta completato, riempirà il tratto che va dall'ipermercato Lidl alla Tenda di Abramo, edificio della Caritas diocesana, terreno finora non edificato. Sarà costituita in questo modo sul lato opposto al Duel di via Borsellino un'unica filiera commerciale, un network ipertrofico dell'alimentare e annessi, che parte dall'angolo di viale Medaglie d'oro con il Famila e arriva in pratica a via Falcone.

Area da anni al centro delle polemiche e di alterne decisioni della magistratura sia nei confronti della grande distribuzione (nel 2005 ci fu addirittura il sequestro preventivo dell'Iperion) che dell'edilizia residenziale e housing sociale (il braccio di ferro per i progetti di Penzi a via Falcone). A regime il complesso di via Borsellino costituirà un balzo notevole - nella competizione tra colossi delle vendite a Caserta - per Md spa, già presente nel capoluogo a via Fuga, a via Campania, e a via Passionisti sul confine con Casagiove. La corsa continua.
 

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Il Mattino