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LUSCIANO - È stato certamente accidentale il rogo che sabato sera ha ucciso, all'interno di una baracca nelle campagne di Lusciano, il 49enne tunisino Hammed Towir.
È emerso dalle indagini dei carabinieri e dei vigili del fuoco, che già subito dopo il fatto, ipotizzavano che le fiamme potessero essersi sviluppate da un fornellino per cucinare o da una fuga di gas dalla bombola che alimentava il fornello; gli ulteriori accertamenti hanno escluso ogni ipotesi di dolo, confermando che l'uomo è stato avvolto dalle fiamme probabilmente mentre dormiva.
Le informazioni raccolte dai carabinieri non hanno confermato che l'uomo fosse un bracciante, ma neanche lo hanno escluso. L'affittuario del terreno agricolo dove è avvenuta la tragedia, ha riferito ai militari che da circa due mesi non si recava sul fondo, per cui non sapeva che nella baracca vi vivesse Hammed; peraltro sul terreno c'è un vigneto, ma a causa del grande freddo, non sono usciti i chicchi d'uva, per cui di lavoro in questi giorni non ce n'era.
Non si esclude però che Hammed potesse essere lì per fare da guardiano del terreno. Di certo, la sua morte è uguale a quella di tanti migranti sfruttati e abbandonati, che per sopravvivere si danno all'alcolismo.
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