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Un incendio divampato in circostanze misteriose, che si estende in poche ore a tutta l'area del bene confiscato alla camorra «Antonio Landieri» gestito dalla cooperativa sociale «la Strada».
È stato un giovedì nero quello vissuto nella piccola frazione di Pugliano, dove le fiamme si sono estese fino al campo sportivo e ad altri fondi agricoli.
Ma resta un giallo il motivo dell'innesco: i vigili del fuoco, che sono intervenuti sul posto, hanno impiegato diverse ore per mettere in sicurezza la zona e stanno svolgendo i rilievi per ricostruire la dinamica del rogo. L'azione dolosa, comunque, non è esclusa, anche perché non è la prima volta che la stessa area confiscata prende fuoco.
Il bene, appartenuto al clan Magliulo dedito al riciclaggio di denaro sporco, è stato confiscato nel 1997 ed è stato affidato al consorzio Nco nel 2014. Dal 2019 sono state attivate le attività di riutilizzo, che prevede azioni di carattere socio-imprenditoriale.
Ma già nel 2020 si registrò un rogo simile spento grazie al l'intervento della squadra dei vigili del fuoco di Teano.
I frequenti roghi - casuali o dolosi che siano - continuano però a mettere a rischio le attività sul bene confiscato «Antonio Landieri», dove l'esperienza di campo è caratterizzata dall'immersione del partecipante nelle attività di riutilizzo sociale del bene. In particolare i campisti vengono coinvolti nelle attività di gestione del gruppo di convivenza denominato «Casa Michè» dedicato a persone provenienti dall'area del disagio psico-sociale.
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