L'omicidio di Luigi Izzo, la svolta: trovato il coltello dell'assassino

Trovata l'arma del delitto utilizzata per uccidere, un coltello gettato tra la vegetazione in una strada che conduce al cimitero

L'omicidio di Luigi Izzo, la svolta: trovato il coltello dell'assassino
Dopo quattro giorni di ricerche estenuanti, ieri pomeriggio è stata trovata l'arma del delitto utilizzata per uccidere Luigi Izzo a Castel Volturno: si tratta di un...

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Dopo quattro giorni di ricerche estenuanti, ieri pomeriggio è stata trovata l'arma del delitto utilizzata per uccidere Luigi Izzo a Castel Volturno: si tratta di un coltello recuperato dai carabinieri della locale stazione, grazie al decespugliatore fornito dalla ditta che si occupa di rifiuti nel Comune della città castellana. È stato l'assessore Marrandino a collaborare con le forze dell'ordine affinché i decespugliatori togliessero l'erba dal fossato.

L'arma, infatti, era stata gettata in una zona con vegetazione folta, a margine della strada che conduce al cimitero della città del mare. A meno di una settimana dall'omicidio di Luigi, 38 anni, padre di quattro figli - ammazzato davanti alla sua abitazione in rione Scatozza la notte fra sabato e domenica - gli inquirenti hanno chiuso il cerchio con il ritrovamento del coltello. Sarebbe stato l'indagato Alessandro Moniello, 52 anni, a fornire ai militari - lunedì scorso - l'indicazione della zona dove domenica notte aveva gettato il coltello da cucina, con lama di 19 centimetri. Si tratta di un pugnale utilizzato, di solito, per tagliare la carne. La misura dell'arma (compreso il manico) è di 30 centimetri e ora si trova nelle mani della scientifica. «Abbiamo dato tutto l'aiuto possibile», spiega adesso il sindaco Luigi Marrandino. «Ero a Caserta quando sono stato avvertito del rinvenimento della lama». L'alba di domenica scorsa fu segnata dall'arresto di Alessandro e Roberto Moniello, 52 e 29 anni, padre e figlio residenti nei pressi di Baia Verde, località di Castel Volturno. Alessandro, meccanico reo confesso, è accusato ora di omicidio volontario ed è rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Ieri sera sono stati anche eseguiti i rilievi sull'arma e, ora, si attende il risultato della scientifica: prima gli inquirenti dovranno trovare tracce di sangue sulla lama.
 

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Il Mattino