TEANO. «Aiutateci, nel nostro quartiere abbandonato siamo circondati dai rifiuti e i liquami fognari lambiscono gli appartamenti». Un coro di protesta, forte,...
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Così, come non accadeva da anni, il comune di Teano con in testa il sindaco, Nicola Di Benedetto, è stato diffidato legalmente a prendere «immediati provvedimenti» contro l’indicibile degrado che costringe almeno venti famiglie (compreso qualche abusivo che ha «sfondato») a vivere in balìa d’insopportabili zaffate, insetti, umidità, sottoscala allagati e impraticabili.
L’odore di acqua putrida, urina e detersivi che sta danneggiando le fondamenta si percepisce, controvento, in tutto il quartiere. Si tratta di una vera e propria emergenza sanitaria le cui conseguenze, con l’arrivo del caldo estivo, sono spaventose. «Per noi il padrone di casa è il comune - ha detto, ieri, una signora del posto, gentile, ma visibilmente sconvolta - tocca dunque al sindaco, primo responsabile sanitario, attivare gli uffici e procedere con le riparazioni. Non parliamo di piccola manutenzione, a quella provvediamo noi, ma di grosse modifiche degli scarichi fognari delle acque reflue costruite malissimo e che adesso sono scoppiate». Ma la tensione e la rabbia dei residenti è destinata a crescere.
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Il Mattino