Il clan non è morto, torna la paura: due esplosioni nella notte a Parete

l clan non è morto, torna la paura: due esplosioni nella notte a Parete
Parete. Torna la paura del racket delle estorsioni: la camorra ricomincia a batter cassa. Due esplosioni questa notte hanno devastato l'esterno del punto vendita...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Parete. Torna la paura del racket delle estorsioni: la camorra ricomincia a batter cassa. Due esplosioni questa notte hanno devastato l'esterno del punto vendita «Agenzia Immobiliare Meraglia» intestata a Marco Meraglia in via Vittorio Emanuele e dell'agenzia funebre Russo in piazza del Popolo. Dopo gli arresti del dicembre scorso di quattro esponenti del clan, tutti di Villaricca e Marano, a Parete si è fatto largo un nuovo gruppo criminale della periferia napoletana che fatica a scendere a patti con le nascenti leve del clan dei Casalesi. Sul caso indagano le forze dell'ordine e la Procura Antimafia di Napoli, Dda. Stando ad alcune indiscrezioni, Parete, paese-cerniera tra la provincia di Napoli e Caserta, sarebbe conteso da due fazioni criminali. Nelle prossime ore sarà interrogato il titolare dell'Agenzia Meraglia per capire se nei giorni scorsi ci sono stati contatti con esponenti mafiosi. Ma le indagini sono concentrate anche su un imprenditore edile, parente di una delle vittime della esplosioni, con interessi anche a Trentola Ducenta e con legami con la camorra.



Il precedente

Sono trascorsi otto anni dall'ultima ondata violenta di estorsioni a tappeto, guidata dal killer del clan dei Casalesi, Giuseppe Setola, ora condannato all'ergastolo per 20 omicidi. Nei mesi scorsi il clan dei Casalesi aveva fatto ritrovare una lettera nel cimitero di San Cipriano d'Aversa contenenti chiare minacce ai pentiti.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino