Logista, stop agli orari da straordinario: «Subito il tavolo al ministero»

Logista, stop agli orari da straordinario: «Subito il tavolo al ministero»
Mobilitazione sull'asse Maddaloni-Anagni. Ieri, c'è stata una nuova giornata di sciopero, di volantinaggio e di sensibilizzazione. I sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Mobilitazione sull'asse Maddaloni-Anagni. Ieri, c'è stata una nuova giornata di sciopero, di volantinaggio e di sensibilizzazione. I sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Usb sono di nuovo passati al blocco di tutte le mansioni svolte in regime di straordinario e delle proliferazione dei lavoratori interinali. È una strategia per «rallentare, ostacolare e contestare» qualsiasi forma di trasferimento anticipato e progressivo delle attività del magazzino di Maddaloni verso lo stabilimento del frusinate. Sulle barricate, gli 84 dipendenti della Gestione logistica depositi (Gld) per i quali non è stato ancora definito un piano di garanzie occupazionali. È certo solo che, dal 31 ottobre, non avranno più un lavoro. Invece, non è ancora stata calendarizzata l'audizione o convocazione del tavolo tecnico, sollecitata anche dalla prefettura di Caserta al Ministero dello Sviluppo Economico (Mise). «La lotta continua testimonia Angelo Lustro, segretario provinciale della Filt-Cgil- attraverso la rete nazionale dei sindacati visto che la solidarietà delle forze politiche si è dissolta.

Ma, a dare nuovo vigore, è stata la spinta, morale e pastorale del vescovo Lagnese che ha denunciato questa vicenda che è un dramma occupazionale paradossale, ma anche un calvario esistenziale che stanno vivendo i lavoratori operanti nel deposito della multinazionale spagnola Logista». Vecchia lotta e nuove iniziative. Per rompere il muro di «indifferenza e il silenzio delle istituzioni, a partire dal Mise», la rabbia delle maestranze si articolerà in una serie periodica di manifestazioni su scala anche nazionale. L'obiettivo delle segreterie nazionali non è solo risolvere il caso Maddaloni. Ma arrivare a un tavolo di crisi al Mise, con una doppia finalità: la discussione del piano occupazionale Gld e il piano industriale della Logista, su scala nazionale, che coinvolge circa 500 unità. Le rivendicazioni contro Gld chiamano soprattutto Logista. La multinazionale spagnola ha sempre annunciato e confermato, in tutte le sedi anche istituzionali, la piena rioccupazione. In una trattativa complessa, la volontà di «garantire la continuità ai propri dipendenti e la ricollocazione nel sito di Anagni, mantenendo invariata ogni garanzia prevista a livello contrattuale».

Resta per questo il problema molto spinoso dell'indotto che ha ricadute occupazionali ben più corpose. Per i sindacati, le ipotesi di ricollocazione sul territorio, il riorientamento professionale e l'affidamento ad agenzie specializzate è un progetto realistico perché non fondato sulle offerte del mercato del lavoro regionale. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino