Ha perso la vita, appena dopo mezzanotte, a bordo delle sua amatissima moto. Il 18enne Mirko D'Antico, originario di Calvi Risorta, ma residente a Rocchetta e Croce, è...
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Una morte del sabato sera accaduta lungo una delle tratte più intasate di traffico, meno protetta e ancora non sottoposta agli interventi di raddoppio della carreggiata. Ma i carabinieri hanno posto attenzione alla velocità della Honda Hornet 600 e sul perché non sia riuscita ad evitare l'impatto. Raccolte le testimonianze, si sta valutando se il centauro fosse o meno in fase di sorpasso e se l'impatto pertanto fosse inevitabile. Le indagini non trascurano nessun dettaglio: negativi invece i test antidroga e sul tasso alcolemico effettuati sul conducente della Renault durante la notte. Verifiche e controlli continuano intanto sul corpo della vittima che sarà sottoposto all'indagine autoptica. Nella totale assenza di una ricostruzione definitiva, già esplodono le polemiche. Mirko è morto a pochi metri dove è deceduto l'anziano Antonio Carangelo a bordo del suo Apecar.
Impressionanti le analogie: il giovane appassionato di moto, l'anziano dedito all'agricoltura. Due decessi avvenuti per la solita svolta a sinistra e invasione della carreggiata opposta. Sempre nell'area dove non è stato realizzato il raddoppio e non si contano le immissioni a raso di strade vicinali, negozi, megastore e opifici. È quasi un chilometro di strada micidiale dove ancora si viaggia a corsia unica tra Maddaloni e Caserta Sud. In verità, la nuova strada c'è: la bretella di raddoppio, che in senso rotatorio parte da Marcianise e finisce a Maddaloni, è stata quasi ultimata. Permetterebbe la circolazione a senso unico. Solo che, essendo incompleta, è chiusa al traffico. «È il momento del cordoglio commenta Domenico Renga, comandante Municipale di Maddaloni- e discorsi su interventi strutturali vanno fatti solo dopo la ricostruzione dei fatti. È prematuro discutere sulle opere di dissuasione e messa in sicurezza già realizzate su larga parte dell'ex statale 265 dei Ponti della Valle».
Ma la «svolta a sinistra» ha mietuto due vittime anche all'altezza della confluenza tra l'ex 265 e via Ponte Carolino. «È un'altra tratta commenta e denuncia Pasquale Vigliotta (ex assessore ai lavori pubblici di Valle di Maddaloni)- rimasta inalterata dagli anni '50. Non voglio fare polemiche dopo un sinistro luttuoso, ma ricordo che da Maddaloni fino a valle di Maddaloni la vecchia statale dismessa è diventata l'arteria più trafficata del sud-est casertano. L'incremento di traffico pesante è incompatibile l'assenza di spazi adeguati per le manovre di immissione in sicurezza». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino