Marcianise, appello del Pd alla minoranza per sfiduciare il sindaco

Marcianise, appello del Pd alla minoranza per sfiduciare il sindaco
CASERTA - Il Pd di Marcianise lancia l’appello per una mozione di...

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CASERTA - Il Pd di Marcianise lancia l’appello per una mozione di sfiducia a De Angelis, gli ex Udc ed attuali «Per Forza Italia» si dicono pronti a recarsi davanti ad un notaio per firmare le dimissioni ma di valutare in consiglio comunale un eventuale documento presentato dal Pd. Qualche giorno fa, il segretario cittadino ed il capogruppo consiliare del Pd, Angelo Raucci e Filippo Fecondo, avevano chiesto alle altre forze politiche di opposizione e a consiglieri della maggioranza di «condividere e firmare un documento di sfiducia che possa ritualmente essere presentato e votato. La mozione di sfiducia elaborata dal Pd può essere firmata – era scritto nel documento - integrata, modificata da chi intende condividerla. Ma il Pd, pur di liberare la città da un’amministrazione che la sta danneggiando, in alternativa al documento già elaborato, per evitare che possa essere accusato di «protagonismo», è disposto, naturalmente, a firmare una mozione di sfiducia elaborata da altri partiti e soggetti politici». E ieri non si è fatta attendere la risposta del gruppo degli «zinziani», eletti in una coalizione di centro tra le fila dell’Udc, e passati ultimamente in Fi, nei confronti dei quali si nutrono non pochi dubbi sulla volontà di mandare a casa De Angelis, ufficialmente appartenente anch’egli a Forza Italia. E, infatti, nella nota firmata dal segretario cittadino, Stefano Farro, gli ex Udc non fugano le perplessità che li coinvolgono e precisano prima che «La Costituzione definisce la mozione di sfiducia come l’atto con cui il parlamento rompe (revocando la fiducia) il legame che lo legava al governo. Ricordato questo, dobbiamo ancora una volta ribadire che noi siamo tra quelli che mai hanno dato fiducia all’amministrazione De Angelis e che nei momenti in cui servivano i numeri dell’opposizione nell’aula consiliare mai abbiamo avuto, come invece altri, tentennamenti né malattie strategiche». Dichiarazioni che, in pratica, alludono ad una sorta di collaborazionismo effettuato finora dal Pd nei confronti dell’amministrazione De Angelis. Il comunicato continua: «Circa quello che oggi si paventa in ordine ad una ipotetica mozione di sfiducia, senza alcun intento polemico e sperando che stavolta il Pd soprattutto abbia fatto bene i conti, diciamo da subito che ove mai questo rapporto sia tra loro esistito riteniamo giusta l’iniziativa di raccogliere le firme sufficienti a portare l’atto alla discussione rompendo in tal modo un legame fiduciario stretto con questa amministrazione. Ci riserviamo di valutarne le motivazioni quando la mozione arriverà in consiglio comunale traendo le nostre conclusioni. A chiunque altro faccia finta di non capire diciamo solo che non siamo disponibili a fornire alibi a chicchessia e nemmeno assist per favorire aste al rialzo. Se proprio vogliono «stanarci», come amano dire, ci convochino davanti ad un notaio dove non faremo mancare il nostro decisivo e contestuale apporto».


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Il Mattino