Crepe, infiltrazioni d'acqua, tetto a rischio. Ma, soprattutto, un grado di ossidazione delle armature portanti che ricorda quello dei ponti a rischio crollo. È una...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Toccherà alle indagini, delegate ai carabinieri, stabilire chi avrebbe dovuto occuparsi della manutenzione dei capannoni. Se il Centro Sociale che lo ha occupato sin dai primi anni2000 o la Regione Campania proprietaria dell'immobile. Un nodo da sciogliere di fondamentale importanza perché al momento non è possibile stabilire di chi sia la responsabilità dei lavori di adeguamento di cui la struttura avrebbe necessitato e che non sono stati eseguiti. Una situazione doppiamente imbarazzante per la Regione quella che viene dal caso Ex Canapificio dal momento che, secondo quanto emerso, la convenzione di comodato d'uso stipulata tra il Centro sociale e l'ente di Palazzo Santa Lucia è scaduta nel 2014. E, ovviamente, non è tutto. Dal 2017 c'è per la struttura di viale Ellittico una palese violazione della legge regionale perché il comma 67 della legge regionale numero 10 del 2017 dispone «i beni immobili, già in origine utilizzati come canapifici, vengano destinati nuovamente alla tutela e alla valorizzazione della cultura e della coltivazione della canapa, nel rispetto della normativa nazionale vigente in materia». È chiaro che il Centro Sociale non si occupa di canapa ma di assistenza migranti e che, nei locali sequestrati aveva impiantato il proprio quartier generale.
Dal canto loro, gli operatori e i soci del Centro Sociale non si fermano davanti ai sigilli. Ieri hanno continuato a prestare servizi ai migranti e ai cittadini nell'area antistante i capannoni e per i prossimi giorni hanno anche annunciato una serie di iniziative di protesta. Un presidio permanente davanti alla Prefettura è in programma per oggi mentre sabato si terrà invece una manifestazione che ha ricevuto decine di adesioni. Continua, poi, il botta e risposta tra gli attivisti e il ministro dell'Interno. Salvini nei mesi scorsi bollò il Centro sociale come «abusivo», mentre dopo il sequestro ha esultato: «la pacchia è finita». La frase ha colpito gli esponenti del Centro sociale che annunciano querela. Il vicepremier, probabilmente, faceva riferimento all'altra inchiesta in corso sull'Ex Canapificio che vede indagati per associazione per delinquere finalizzata alla truffa sette persone tra soci e operatori. Avrebbero mercificato su una somma da 7 milioni e mezzo affidata loro per la gestione dei migranti.
Secondo la Lega di Caserta sono stati «provvidenziali gli interventi di Matteo Salvini e della Procura di Santa Maria Capua Vetere». Salvatore Mastroianni e il commissario cittadino di Caserta, Finizio Di Tommaso hanno aggiunto: «Non possiamo non essere grati a Matteo Salvini che, con solerzia ed alto senso di responsabilità, umana ed istituzionale, ha reso edotte le autorità preposte di una situazione di insostenibile come quella dell'ex Canapificio, i cui ospiti, erano esposti a grave rischio e pericolo, data la patente fatiscenza della struttura».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino