Minacciato con machete, sequestrato e picchiato: preso nigeriano capomafia degli "Eiye" a Castel Volturno

La vittima fu minacciata con un machete e rilasciata dopo un riscatto

Controlli dei carabinieri a Castel Volturno
Un 29enne nigeriano, ritenuto capo di un gruppo criminale denominato "Eiye", facente parte della mafia nigeriana, è stato arrestato dai carabinieri a Castel...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un 29enne nigeriano, ritenuto capo di un gruppo criminale denominato "Eiye", facente parte della mafia nigeriana, è stato arrestato dai carabinieri a Castel Volturno con l'accusa di aver sequestrato, segregato e malmenato per un'intera notte, con dei complici non identificati, un connazionale con cui pare avesse affari in comune; il video dei violenti maltrattamenti è stato poi rintracciato su chat di cittadini nigeriani, dove è stato pubblicato per affermare la forza del gruppo "Eiye" e deridere la vittima.

Il provvedimento di carcerazione preventiva è stato emesso dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea, che ha coordinato le indagini realizzate dai carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Casal di Principe; i reati contestati sono il sequestro di persona a scopo di estorsione aggravata dal metodo mafioso, le lesioni personali aggravate, la rapina e la violenza privata. Il fatto si verificò nell'ottobre 2022. I carabinieri hanno iniziato ad indagare dopo la denuncia della vittima, un incensurato che con l'indagato aveva affari in comune relativi all'invio di alcuni assegni in Nigeria.

La vittima, residente a Casal di Principe, secondo quanto emerso, sarebbe stata prelevata dal 29enne e dai complici, armati di machete e asce, da un bar di Casapesenna, quindi condotto in un appartamento di Casal di Principe dove sarebbe stato tenuto un'intera notte segregato, spogliato, malmenato e rilasciato solo a seguito del pagamento, mediante bonifico, di una somma di circa 1.500 euro erogata dai familiari in Nigeria. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino