Mondragone zona rossa, Salvini e Caldoro: «De Luca è 'nu piatto vacante, gravi errori»

Mondragone zona rossa, Salvini e Caldoro: «De Luca è 'nu piatto vacante, gravi errori»
«Il caso Mondragone si aggrava: decine di positivi, quattro contagiati hanno fatto perdere le proprie tracce, cresce la tensione tra gli italiani e la comunità...

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«Il caso Mondragone si aggrava: decine di positivi, quattro contagiati hanno fatto perdere le proprie tracce, cresce la tensione tra gli italiani e la comunità bulgara e addirittura le tv nazionali seguono il caso. De Luca, così pronto a insultare la Lega, tace. Amici napoletani mi segnalano una bella espressione: 'nu piatto vacante (un piatto vuoto, ndr). Tante scene, a partire dalle sparate sul lanciafiamme, ma alla prova dei fatti il piatto è vuoto. Da De Luca tante parole ma zero fatti». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini

 
E il capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania e candidato presidente Stefano Caldoro rilancia: «La Regione Campania fa propaganda e non tutela la salute dei cittadini. Ariano Irpino ieri e Mondragone oggi, due zone rosse abbandonate a loro stesse per gli errori della Regione e dell'unità di crisi. Cosi si mettono a rischio i cittadini ed aumentano i contagi». «Sono gravissime - accusa Caldoro - le responsabilità della Regione e dell'unità di crisi. Su Ariano Irpino ho, dal primo giorno, evidenziato omissioni colpose del vertice della Regione che ha chiuso il Comune per un focolaio e senza garantire le misure sanitarie e di protezione civile necessarie: rafforzare con uomini e mezzi il presidio sanitario e il 118, garantire il percorso triage, informare e disporre controlli severi in uscita ed entrata». «Nulla - aggiunge - di tutto questo è stato fatto, si è isolata la popolazione e si è generato il panico. Sono aumenti i contagi nell'ospedale, che successivamente si è scoperto il vero focolaio, non l'inesistente festino di Carnevale». «Oggi a Mondragone gli stessi gravissimi errori. Assenze, omissioni e inadeguatezza quando si interviene. Ancora una volta, infatti, chi firma l'ordinanza - ricorda Caldoro - si limita a chiudere le persone in casa ma non interviene né sul piano sanitario, né su quello sociale per arginare le difficoltà che stanno vivendo i cittadini. Ad oggi non esiste un centro operativo per garantire assistenza ai cittadini, e le disinfestazioni della zona, non ancora realizzate, sono affidate alla estemporaneità degli Enti locali». 

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Il Mattino