Premio d'Aponte, Isotta vince la 17esima edizione

Premio d'Aponte, Isotta vince la 17esima edizione
Si è conclusa con la vittoria di Isotta Carapelli, in arte Isotta, la diciassettesima edizione del Premio Bianca d'Aponte Città di Aversa, il concorso nazionale...

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Si è conclusa con la vittoria di Isotta Carapelli, in arte Isotta, la diciassettesima edizione del Premio Bianca d'Aponte Città di Aversa, il concorso nazionale dedicato al cantautorato femminile tenutosi il venerdì 22 e sabato 23 ottobre al teatro Domenico Cimarosa.

La ventinovenne senese ha conquistato il favore della giuria con «Io», brano pop intimista e dalla melodia accattivante, impreziosito nella sua resa live dalla convivenza di elementi elettronici con chitarra elettrica e batteria. La sua è stata anche la miglior composizione. Il primo premio dà diritto a una borsa di studio di mille euro, alla partecipazione come ospite alla prossima edizione del Premio e all'organizzazione di tre concerti di presentazione prodotti da Doc Live. La vincitrice prenderà inoltre parte al Premio dei Premi, organizzato dal Mei a Faenza.

Il premio della critica, intitolato al compianto direttore artistico Fausto Mesolella, è invece andato a Miriana Faieta per la sua «Lo chiami Dio»: a lei andranno una borsa di studio di ottocento euro e un anno di servizio ufficio stampa offerto da FreeCom. L'artista pescarese, di formazione jazzistica e attualmente vocalist dei Koinaim e del Gegè Telesforo Group, ha stregato i presenti con una performance magnetica e coinvolgente, frutto di un talento vocale fuori dal comune e di una naturale capacità di tenere il palco. Qualità, queste, che hanno convinto la giuria ad assegnarle anche la menzione per la migliore interpretazione. 

La menzione per il miglior testo è stata invece portata a casa da Giove, al secolo Giorgia Li Vecchi. Il suo brano, intitolato Gli indifferenti, ha confermato le grandi potenzialità autorali che erano già emerse nel corso della serata di apertura di venerdì. Due riconoscimenti sono stati raccolti anche da Vitto, nome d'arte di Vittoria Tampucci. In Fuorisede, brano dal groove incalzante e con sonorità che rimandano al rock più moderno, la giovane artista empolese racconta con leggerezza la vita di una studentessa universitaria lontana da casa. A lei sono andati il premio Suoni dall'Italia di Mariella Nava e la targa Totò Savio, che vale una borsa di studio al prestigioso Cet di Mogol. Riconoscimento, quest'ultimo, che è stato assegnato ex aequo anche ad Alessandra Pirrone, autrice di «Trasi focu», sognante ballata acustica dalle suggestioni folk in dialetto siciliano. Ad Anna e l'appartamento, alias Anastasia Brugnoli, sono invece andati i premi messi in palio dalla Siedas, che consiste nella proposta di assistenza legale e manageriale per un anno, e dalla Soundinside Basement Records, che dà diritto alla realizzazione di un videoclip live in studio.

Il premio «Na Stella della Virus Studio» è stato vinto dalla romana Valentina Polinori, che avrà la possibilità di incidere un brano sotto la produzione artistica di Ferruccio Spinetti, direttore artistico del Premio Bianca d'Aponte. Lo scettro di madrina del premio è stato affidato per quest'edizione a Chiara Civello, che nel corso della serata finale si è esibita in alcuni brani del suo repertorio e in una toccante interpretazione di Erbe ed erbacce, brano originale di Bianca d'Aponte, la cantautrice prematuramente scomparsa a cui è dedicata la manifestazione. Tra i tanti ospiti di rilievo che hanno calcato il palco nel corso delle due serate figurano Peppino Di Capri, che ha ricevuto un premio alla carriera dalla città di Aversa, Tony Canto, Alessandro Mannarino, Francesco Tricarico & Jennà Romano, Cristina Donà e Carlo Marrale.

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Il Mattino