«Abbiamo scritto con chiarezza che i dati sull'incidenza dei tumori nella Terra dei fuochi, pubblicati nel nostro ultimo report, hanno fornito risultati analoghi ad...
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Dottoressa Musmeci, i dati del vostro report fanno dire ai movimenti attivi nella Terra dei fuochi che la scienza sostiene il loro allarme. È così?
«Quello che diciamo è che il fenomeno di contaminazione è una possibile causa o concausa dell'eccesso di mortalità. Mi dispiace, anche per don Patriciello, ma la situazione non è come la dipingono i movimenti. Non posso dire cose diverse da quello che la comunità scientifica mi obbliga con l'evidenza a dire».
Però dite anche che aumentano i tumori. In che percentuale?
«L'area della Terra dei Fuochi compresa nella provincia di Napoli mostra negli uomini un'incidenza dei tumori superiore dell'11% a quella della popolazione di riferimento e una mortalità superiore anch'essa dell'11%. Nelle donne si scende rispettivamente al 9% e al 7%. Nella provincia di Caserta, per quanto riguarda la mortalità, l'eccesso è del 9% fra gli uomini e del 4% fra le donne. Un eccesso di rischio per tutti e tre gli indicatori considerati (mortalità, ospedalizzazione e incidenza tumorale, ndr), in entrambi i generi, è stato osservato per i tumori di stomaco, fegato, polmone e vescica, e della mammella fra le donne. Sempre sul versante casertano, eccessi di mortalità e ricoveri hanno riguardato i tumori di stomaco e fegato sia nei maschi sia nelle donne».
Poi ci sono due comuni con situazioni molto particolari, Casalnuovo e Terzgino nel Napoletano.
«Sì, a Casalnuovo nel primo anno di vita è raddoppiata, rispetto all'attesa della media regionale, l'incidenza dei tumori totali e quintuplicata l'incidenza dei tumori del sistema nervoso centrale ed è anche raddoppiata la mortalità per tutti i tumori nelle classi d'età 0-14 e 0-19. A Terzigno invece si registrano eccessi di ricoveri per tutti i tumori, rispettivamente del 79% e 55% nelle classi d'età 0-14 e 0-19, ed è triplicata l'incidenza dei tumori del sistema nervoso centrale. Si tratta di dati preliminari e in termini assoluti non sono elevati i casi esaminati, trattandosi di piccoli comuni, anche se questo nulla toglie alla necessità di approfondimento. Non riusciamo però a far capire una cosa molto importante».
Una foto preoccupante anche per l'infanzia.
«Anche a Taranto c'è la stessa situazione. La mortalità per tumori della popolazione infantile della Terra dei Fuochi non è nel complesso in eccesso rispetto a quella della popolazione di riferimento. Nei comuni esaminati della provincia di Napoli, i bambini nel primo anno di vita mostrano tuttavia un eccesso di ricoveri del 51% per tutti i tumori e del 45% per la leucemia e l'incidenza dei tumori del sistema nervoso centrale è più che raddoppiata. In età pediatrica (0-14 anni) si osserva un eccesso del 42% per i tumori del sistema nervoso centrale, che permane, anche se attenuato (29%), includendo l'età adolescenziale (0-19 anni)».
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Il Mattino