Nomine Asl Caserta, ex manager: «Continue pressioni dalla politica»

«Nomine Asl, continue pressioni dalla politica»
Caserta. Continue segnalazioni dalla politica sulle nomine dei funzionari Asl, ma anche pressioni indebite con tanto di campagna mediatica sfavorevole. Era un clima pesante, fatto...

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Caserta. Continue segnalazioni dalla politica sulle nomine dei funzionari Asl, ma anche pressioni indebite con tanto di campagna mediatica sfavorevole. Era un clima pesante, fatto di continui tentativi di condizionamento da parte dei partiti, quello che si respirava all'Asl di Caserta tra il 2010 e il 2014. Lo ha ripercorso l'ex direttore generale dell'Asl di  Caserta, Paolo Menduni, sentito come parte offesa al processo, in corso al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in cui sono imputati per tentata concussione ai suoi danni l'ex presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, l'ex consigliere regionale Ncd, Eduardo Giordano e l'avvocato Francesco Pecorario.


Menduni, su domanda di Nicola Garofalo, legale di Romano, ha prima ricordato l'episodio che coinvolse l'ex sottosegretario Nicola Cosentino, più volte condannato per reati di camorra. «Cosentino mi chiese di nominare come direttore amministrativo dell'Asl di Caserta, Anthony Acconcia (ex direttore generale della Provincia), ma io, dopo aver verificato che Acconcia non aveva i titoli per quell'incarico, non diedi seguito alla richiesta», ha detto.

L'ex manager ha poi parlato della vicenda oggetto del processo, datata 2012, riguardante la nomina del funzionario del distretto sanitario di Capua, città di cui è originario Paolo Romano, che qui aveva il suo feudo elettorale. «Nominai la Tessitore perché aveva i titoli per l'incarico - ha spiegato - ma quando vidi Romano in Consiglio regionale, lui esplose e mi disse 'sono io che devo decidere, come ti sei permesso di nominare una persona che non era nella mia base elettorale». «Romano le ha mai indicato un nome preciso per il distretto di Capua?» ha domandato Garofalo. «No - ha risposto Menduni - ma venni a sapere dai giornali chi era la persona che voleva inserire». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino