Proroga del 41bis per Pasquale Zagaria. La settima sezione della Cassazione deposita le motivazioni del provvedimento. Ripercorse – e condivise - dagli ermellini le tappe...
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Zagaria era stato segnalato come «esponente di rilievo del clan dei Casalesi, associazione criminale temibile operante soprattutto nel territorio di Caserta e attualmente operativa».
Sottolineato, inoltre, il ruolo gestionale in quanto fratello del capo-cosca Michele. In questa veste aveva avuto «pieno controllo di appalti e subappalti, riscuotendone i proventi e provvedendo alla loro redistribuzione».
L’ordinanza del tribunale di Sorveglianza riguardante Zagaria aveva, inoltre, spiegato «che si era reso irreperibile nel 2004 e latitante nel 2006 per circa un anno, riuscendo a sottrarsi alle ricerche grazie all’aiuto di sodali fedeli; che nel periodo di latitanza aveva continuato a dirigere le imprese del clan, compiendo azioni estorsive su imprenditori che era stato condannato come promotore; che i titoli detentivi consentivano l’applicazione del regime differenziato; che aveva ricoperto un ruolo criminale di assoluto rilievo; che la sua cosca restava operativa sul territorio; che non risultava alcun elemento di dissociazione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino